AGIS
Sigla di Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, organismo di rappresentanza dei datori di lavoro del settore costituito con atto del 7 dicembre 1945. Ne furono promotori i responsabili dei quattro principali comparti di attività: l'esercizio cinematografico e teatrale, la produzione teatrale e lirica, i circhi e gli spettacoli viaggianti. Successivamente vi confluirono le associazioni già costituite nell'Italia settentrionale subito dopo la Liberazione: l'Alect lombarda, di cui fu promotore Mario Villa, fondatore anche dell'organo informativo dell'A., allora "Bollettino", oggi "Giornale dello spettacolo", e le analoghe organizzazioni degli stessi settori imprenditoriali, nate subito dopo in Piemonte, Veneto e Liguria.
L'A., originariamente solo romana, assunse un carattere nazionale in occasione dell'assemblea costituente del 1948 che elesse Italo Gemini alla presidenza, creò una delegazione per l'Italia del Nord e pose le premesse per un ampliamento di rappresentatività e per lo sviluppo della propria azione associativa. La prima sede dell'A. fu in via Sistina, finché nel 1951 non si trasferì nella sede di via di Villa Patrizi, per volere dello stesso Gemini, che resse l'associazione sino al 1980. A partire dagli anni Ottanta sono succeduti a Gemini Franco Bruno (in precedenza per molti anni segretario generale), Carlo Maria Badini, David Quilleri, Antonio Mazzarolli e Giorgio Van Straten.Per avviare un quadro di riferimento nazionale, l'azione dell'A. è stata inizialmente rivolta soprattutto agli interlocutori istituzionali, primo tra i quali l'allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega per lo spettacolo, Giulio Andreotti.
Un organismo come l'A. non ha riscontro in altri Paesi europei. L'eterogeneità di interessi, pubblici e privati, industriali, commerciali e culturali, non ha impedito che si riuscisse a conservare la natura associativa nell'arco dei suoi oltre cinquant'anni di vita. Comune denominatore delle diverse imprese aderenti è stato offrire e organizzare cultura e tempo libero nelle diverse forme. In questo sistema una particolare centralità è stata ricoperta dal luogo fisico, la sala cinematografica, il teatro, l'auditorium, il tendone da circo, che hanno accolto e reso visibili tale offerta culturale e le attività promosse dall'associazione. Altra peculiarità dell'A. è stata la necessità di coniugare il duplice ruolo sindacale e politico, di rappresentanza di interessi di categoria con quello di ente preposto alla tutela degli interessi collettivi propri delle attività culturali.
In tale quadro l'associazione non sempre è stata in grado di adeguarsi tempestivamente al terreno dell'innovazione, soprattutto nei periodi in cui il cambiamento ha provocato notevoli difficoltà alle categorie aderenti, con conseguente tendenza alla difesa dell'esistente. È peraltro vero che molti dei provvedimenti legislativi e di sviluppo nel settore dello spettacolo in Italia sono nati e sono stati supportati dalle proposte e dall'impegno dell'AGIS. Sotto questo aspetto, la storia dell'associazione si è andata delineando in fasi successive. Un primo periodo, conclusosi verso la fine degli anni Ottanta, in cui i compiti svolti dallo Stato e il ruolo dell'A. si sono spesso sovrapposti sino a intrecciarsi in una sorta di collateralismo; è seguita poi una fase più complessa, ancora in evoluzione, caratterizzata da una più netta separazione di ruoli, che ha visto l'associazione assumere una propria funzione distinta e chiara di controparte rispetto al potere politico, amministrativo e statale, anche se ciò ha comportato passaggi difficili e momenti di crisi.
Dalla fine degli anni Novanta, poi si è assistito a un'ulteriore trasformazione dell'identità dell'A., la cui natura associativa si è configurata sempre più nel senso di uno strumento di assistenza e sostegno alla cultura di impresa degli enti costituenti, fino a giungere all'ideazione e alla realizzazione del progetto AGIS-qualità e al varo della Carta dello spettatore, documento che prevede principi e norme che regolino il rapporto fra gli esercenti delle sale e gli utenti, in linea con le normative europee e allo scopo di creare un diverso e più efficace rapporto con il pubblico. Grazie a questo documento, lo spettatore viene riconosciuto come interlocutore fondamentale di chi produce spettacolo insieme ai soggetti finanziatori, che siano pubblici o privati.Oggi la natura statutaria dell'A. è definibile come confederazione articolata sul territorio in quattordici unioni regionali o interregionali, e a livello nazionale in federazioni di comparto, cui aderiscono ventidue associazioni nazionali di categoria. Fra queste è necessario ricordare l'ANEC (Associazione Nazionale degli Esercenti Cinematografici). Aderiscono inoltre direttamente all'A. altri sedici tra enti, istituzioni e organismi culturali dei settori rappresentati, nonché Agiscuola, costituita nel 1985, con il compito di promuovere e sviluppare i rapporti con il mondo della formazione.A partire dalla fine degli anni Quaranta, l'A. ha assunto il compito di promuovere manifestazioni quali il Festival del cinema sportivo (1947), il David di Donatello (1955), la festa del teatro (1984) e, in collaborazione con l'ANEC, dal 1977 le giornate professionali del cinema.