AGNELLI, Edoardo, Giovanni, Umberto
Edoardo (1892-1935), figlio del senatore Giovanni, fondatore della Fiat, fu il primo Agnelli juventino. Venne eletto presidente per acclamazione la sera del 24 luglio 1923. Il suo slogan era: "Dobbiamo impegnarci a far bene, ricordandoci che una cosa fatta bene può essere sempre fatta meglio". Fece acquisti prestigiosi come Rosetta, Orsi, Monti e Ferrari e sotto la sua presidenza la Juventus conquistò lo scudetto del 1926, nonché i cinque consecutivi (1931-35), che alimentarono la leggenda della squadra. Morì a soli 43 anni, il 14 luglio 1935, nel porto di Genova, tranciato dall'elica del suo idrovolante. La Juventus è rimasta un patrimonio e una passione di famiglia anche per Giovanni e Umberto, i figli di Edoardo. Giovanni, l''avvocato' (n. 1921), fu presidente effettivo della Juventus dal 22 luglio 1947 al 18 settembre 1954. Aveva una vera passione per i campioni, da Sivori a Platini, che 'regalerà' a Boniperti. L'8 novembre 1955 divenne presidente, a soli 21 anni, Umberto Agnelli, che rimarrà in carica fino al 1962. Dal 1959 al 1961 fu anche presidente della FIGC, il più giovane della storia. Fu lui a ideare la 'stella' sulle maglie, quale riconoscimento per le squadre vincitrici di almeno dieci scudetti. Direttamente o indirettamente, Giovanni e Umberto Agnelli hanno continuato a controllare la Juventus (Umberto dal 1994, attraverso l'IFI, azionista di maggioranza del club). Ne sono inoltre presidenti onorari.
Dal 1923, la Juventus ha vinto 24 Campionati italiani, 9 Coppe Italia, 2 Supercoppe di Lega, 2 Coppe dei Campioni/ Champions League, 1 Coppa delle Coppe, 3 Coppe UEFA, 2 Supercoppe Europee, 2 Coppe Intercontinentali.