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Heller, Ágnes

Dizionario di filosofia (2009)
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Heller, Agnes


Heller, Ágnes

Filosofa ungherese (n. Budapest 1929). Assistente di Lukács all’univ. di Budapest, ne fu espulsa nel 1959; riammessa nel 1963 all’Accademia delle scienze, divenne tra i più noti esponenti della cosiddetta scuola filosofica di Budapest, insieme a F. Fehér, G. Márkus, M. Vajda. Licenziata dall’Accademia nel 1973, nel 1978 accettò un incarico presso l’univ. di Melbourne (Australia) per trasferirsi poi alla univ. di New York. La sua ricerca, ispirata a una lettura del marxismo in chiave antieconomicista e antropologica, è prevalentemente rivolta alla ricostruzione di un orizzonte etico. Tra le principali opere: A reneszánsz ember (1963; trad. it. L’uomo del Rinascimento); A mindennati élet (1970; trad. it. Sociologia della vita quotidiana); Hypothese über eine marxistische Theorie der Werte (1972; trad. it. Per una teoria marxista del valore); Bedeutung und Funktion des Begriffs im Denken von K. Marx (1974; trad. it. La teoria dei bisogni in Marx); Instinkt, Aggression, Charakter (1977; trad. it. Istinto e aggressività); Philosophie des linken Radikalismus (1978; trad. it. La filosofia radicale); Theorie der Gefühle (1979; trad. it. Teoria dei sentimenti); A theory of his­tory (1982; trad. it. Teoria della storia); The basic question of moral philosophy (1984; trad. it. Le condizioni della morale: questione fondamentale della filosofia morale); A philosophy of morals (1990; trad. it. Filosofia morale); A philosophy of history in fragments (1993); An ethics of personality (1996); A theory of modernity (1999); The time is out of joint. Shakespeare as philosopher of history (2002).

Vedi anche
György Lukács Lukács ‹lùkaač›, György. - Filosofo ungherese (Budapest 1885 - ivi 1971). Fu uno dei principali esponenti del marxismo del Novecento. In Storia e coscienza di classe (1923) sottolineò il profondo nesso tra G.W.F. Hegel e K. Marx e criticò la dialettica della natura di F. Engels. Per tale motivo il libro ... totalitarismo Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare l’intera società grazie al controllo centralizzato dell’economia, della politica, della cultura, e alla repressione poliziesca. ● Storicamente, ... marxismo Insieme delle dottrine economiche, politiche, filosofiche elaborate da K. Marx (e da F. Engels) e i loro sviluppi a opera degli intellettuali che si sono richiamati a esse. i primi marxisti  Durante la Prima Internazionale i sostenitori di Marx erano definiti polemicamente marxisti dai loro avversari. ... moralità moralità Forma drammatica, diffusasi in Francia nel 15° sec., intessuta di figure allegoriche, a scopo di edificazione; drammi analoghi furono composti in inglese e in latino. Assunse anche carattere di satira, e il nome si estese a opere drammatiche che si staccavano dal teatro sacro per confondersi ...
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    Filosofa ungherese (Budapest 1929 - Balatonalmádi 2019). Allieva di G. Lukács ed esponente di spicco della cosiddetta "scuola di Budapest", la sua ricerca, ispirata a una lettura del marxismo in chiave antieconomicista e antropologica, è prevalentemente rivolta alla ricostruzione di un orizzonte etico. ...
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