agno
. Latinismo, al tempo di D. già appartenente al lessico italiano (v. latinismi). In senso proprio ricorre in Pd IV 4 sì si starebbe un agno intra due brame / di fieri lupi. Con l'espressione le pecore e li agni (IX 131), per cui è stato richiamato Mn III XV 4 agnos et oves (e cfr. Ioann. 21, 15-17 " [Iesus] Dicit ei: Pasce agnos meos... Pasce oves meas ") Si allude alla " mandra de' Cristiani " (Ottimo) che il maladetto fiore - il fiorino, cioè la bramosia di denaro - ha tratto fuor di strada. Non diversa la metafora in Pd X 94, dove s. Tommaso si definisce uno de li agni de la santa greggia / che Domenico mena, uno dei seguaci ecc.; " et è ottima translazione: percioché se san Domenico fu il pastore, i frati suoi fuorno la greggia " (Landino). L'identificazione con l'agnello starebbe a indicare la purezza e innocenza del santo (Benvenuto, Vellutello). V. anche AGNELLO.