agnosia
Incapacità di associare un significato a una sensazione percettiva, cioè di riconoscere e identificare gli oggetti, non spiegabile con deficit sensoriali o della funzione generale della psiche. Il paziente agnosico può essere in grado di descrivere le qualità elementari degli oggetti, ma non arriva a un riconoscimento del legame tra essi e il loro nome. L’a. compare in presenza di lesioni che interessano le zone associative temporo-parieto-occipitali di uno o di entrambi gli emisferi cerebrali: come conseguenza di un ictus, nelle demenze, nei disturbi pervasivi dello sviluppo, in lesioni occupanti spazio del cervello; se transitoria, può essere un sintomo anche di uno stato confusionale acuto. La maggior parte dei neuropsicologi distingue fra a. appercettive e a. associative. Nelle a. appercettive i pazienti affetti da particolari lesioni della corteccia visiva non riescono a riconoscere gli oggetti a causa di un difetto di percezione a livello corticale. Nelle a. associative, invece, la percezione sembra intatta, ma il riconoscimento non avviene comunque. All’interno di ciascuno di questi due gruppi di a. la variabilità è estremamente ampia: fra i pazienti appercettivi alcuni non possono distinguere un cerchio da un quadrato, altri riconoscono singolarmente qualunque oggetto, ma non altri oggetti presentati contemporaneamente (simultagnosia); alcuni pazienti hanno difficoltà a riconoscere oggetti se sono presentati con un orientamento o da un’angolazione inusuale. Le forme di a. sono tante quante sono le sensorialità; tuttavia vengono prese in considerazione solo l’a. tattile (➔ stereoagnosia), l’a. ottica e l’a. acustica (nel gusto e nell’olfatto non ci sono mezzi per discriminare la sensazione dal suo significato). Nell’a. ottica i pazienti non riescono a riconoscere gli oggetti; si distingue in a. per i colori, le fisionomie (➔ prosopoagnosia), le figure e gli oggetti. L’a. uditiva è il mancato riconoscimento di rumori o suoni (verbali e no): l’agnosico uditivo non riesce, per es., a riconoscere la voce di una persona oppure il verso di un animale. Tale tipo di a. può essere: globale, solo per le parole (sordità verbale), solo per la musica (➔ amusia). La perdita di consapevolezza che caratterizza l’a. è quindi l’elemento discriminativo rispetto ai deficit sensoriali puri.