AGOPUNTURA (I, p. 906)
Dal latino acits e punctura, termine coniato dai missionari gesuiti di ritorno dalla Cina nel 17° secolo, per indicare l'infissione di aghi metallici nella cute umana a scopo curativo.
Agopuntura cinese. - Se per l'Estremo Oriente le prime notizie riguardanti questa tecnica risalgono alla preistoria, anche nel mondo occidentale si ha notizia di alcune pratiche simili all'a. descritte dagli Assiro-Babilonesi e dagli Egizi. Nata attraverso secoli di osservazioni meticolose e quotidiane dei fenomeni naturali fisiologici e patologici del corpo umano, l'a. fu una tecnica terapeutica empirica alla quale solo nel 3° secolo a. C. fu data una base teorica, mistico-filosofica, basata sulla concezione taoista della vita, formata da un sistema di alternanze in opposizione e in equilibrio fra loro, quali la notte e il giorno, il caldo e il freddo, il maschio e la femmina, lo Yin e lo Yang.
L'alterna fortuna conosciuta dall'a. nella stessa Cina fu dovuta al mancato adeguamento dei cultori di questa disciplina ai progressi compiuti dalla moderna scienza medica col passare dei secoli, tanto che nel 1822 e nel 1929 l'a. subì due condanne ufficiali da parte delle autorità cinesi, pur restando la forma terapeutica più diffusa a livello popolare. È solo nel 1948-49 che tra l'a. e la moderna medicina, per opera delle autorità cinesi, avviene un'intima fusione, tanto che la millenaria tecnica terapeutica entra nell'organizzazione sanitaria, ospedaliera e universitaria a portare il contributo di secoli di esperietiza per la salute pubblica. Seguendo la massima del presidente Mao che proclama: "La medicina tradizionale cinese è un grande patrimonio del popolo e studi devono essere condotti per portarla a un livello scientifico", in tutte le organizzazioni sanitarie vengono condotte ricerche cliniche e sperimentali che in pochi anni fanno compiere all'a. progressi mai raggiunti in molti secoli di storia, progressi dovuti all'abbandono delle teorie filosofiche e a una nuova impostazione basata sulla moderna neurofisiologia che praticamente, e in parte teoricamente, ne può spiegare il meccanismo d'azione.
Teoria tradizionale. - L'a. cinese viene praticata per mantenere o per riportare in equilibrio l'"energia vitale", principio della vita stessa, formata dall'alternanza di due opposti in equilibrio tra loro, lo Yin e lo Yang. L'energia vitale che pervade il corpo umano scorre incessantemente negli organi principali, e si evidenzia a livello della cute nei "punti", bersaglio dell'a., situati lungo il percorso di linee chiamate, in Europa, "meridiani". Ogni meridiano (i meridiani sono 14) corrisponde alla proiezione cutanea di determinati organi o funzioni. Nella medicina tradizionale cinese, la malattia è causata dallo squilibrio energetico tra Yin e Yang, e tra il patrimonio energetico dei diversi organi.
Teorie moderne. - Il primo effetto principale dell'a. è un'azione analgesica, che è stata messa in evidenza all'elettroencefalogramma, con l'attenuazione o la scomparsa di potenziali evocati da stimoli dolorosi. Il meccanismo d'azione, come dimostrato da Chang - Hsiang - Tung, Bossy, Gomirato, Perfetti e altri, avviene per un processo d'interazione tra lo stimolo dell'a. e lo stimolo doloroso, con attenuazione di quest'ultimo, a vari livelli del sistema nervoso centrale e periferico (sostanza gelatinosa del Roando, sostanza reticolare e talamo; v. anche nervoso, sistema: Fisiologia; Funzioni sensitive: sensibilità noricettiva, in questa App.). A livello della corteccia sono state inoltre messe in evidenza, durante la stimolazione per a., sostanze antiserotoniniche che contribuirebbero all'effetto analgesico, innalzando la normale soglia del dolore. Il secondo effetto principale è quello sedativo, rilevabile anch'esso all'elettroencefalogramma, con la comparsa, durante la stimolazione per a., delle caratteristiche onde del pre-sonno. L'azione sedativa non meraviglia, se si pensa che risultati analoghi sono stati ottenuti con stimolazioni ritmate di natura luminosa, fonica, calorifica, in numerosi centri di ricerca universitari in varie parti del mondo. Un terzo effetto causato dall'a. è un potenziamento dei poteri difensivi dell'organismo con un'azione antinfiammatoria e antinfettiva. Comuni prove di laboratorio dimostrano che, nel sangue di un soggetto sottoposto ad a., vi è un aumento delle gamma e beta globuline, oltre a un potenziamento del potere fagocitario dei leucociti. Azione facilmente spiegabile come normale reazione di difesa di un organismo sottoposto a stimoli esterni e all'introduzione di corpi estranei, ma particolarmente evidente con la pratica dell'agopontura.
Le indicazioni terapeutiche, sono assai numerose: i risultati più soddisfacenti sono stati ottenuti nel trattamento del dolore in genere (nevralgie, nevriti, cefalee, reumatalgie, artrosi, ecc.), nelle affezioni funzionali (gastroenteriti, asma bronchiale, riniti, ecc.), in particolari stati psicopatologici (neurodepressioni, psicoastenie, ecc.) e in molte altre affezioni in campo ginecologico e ostetrico.
Un capitolo a sé riguarda l'uso dell'a. come pratica anestetica. Di recente introduzione, questo metodo deve ancora essere considerato allo studio sperimentale, benché gl'interventi eseguiti con questo metodo superino ormai il milione. La "anestesia per agopuntura", come viene chiamata dai Cinesi o la "analgesia chirurgica", come preferiamo denominarla in Occidente, consiste nell'applicazione dell'a. a scopo analgesico per poter eseguire interventi chirurgici dai più semplici ai più complicati: in Cina questa tecnica viene adoperata nel 15-20% circa della chirurgia in genere.
Una particolare forma di a. è l'auricoloterapia, consistente nell'infissione di aghi nel padiglione auricolare, sempre a scopo terapeutico. Questa tecnica, scoperta e messa a punto dal dott. Nogier di Lione, è stata poi ripresa e potenziata dai Cinesi. Il principio su cui è basata questa forma di a. è la rappresentazione somatotopica dei vari organi del corpo umano nella parte anteriore del padiglione auricolare. Le affezioni trattabili coincidono praticamente con quelle dell'agopuntura.
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