ADEMOLLO, Agostino
Nato a Siena nell'ottobre del 1799, da Luigi, pittore milanese (v.); morto a Firenze il 20 giugno 1841. Dottore in leggi e magistrato, pubblicò uno studio sul Giudizio criminale in Toscana secondo la riforma Leopoldina (Firenze 1840), che meritò le lodi del Carmignani; ma più volentieri che il giure coltivò gli studî di storia e le lettere amene. Dei primi diede saggio con una erudita monografia sugli Spettacoli degli antichi romani (Firenze 1837), suggeritagli dalla devozione figliale; essa ha infatti una seconda parte dedicata alla "descrizione delle composizioni pittoriche di Luigi Ademollo relative all'indicato soggetto" cioè al soggetto stesso del libro. Alla letteratura amena offerse uno scialbo racconto storico, Beatrice Cenci romana (Firenze 1839), scritto per mostrare gli orrori della procedura criminale del sec. XVI, e, opera assai più vasta, il romanzo Marietta de' Ricci ovvero Firenze al tempo dell'assedio (Firenze 1840), scritto per giovare "a tutti coloro che poco o nulla conoscono delle cose di Firenze", mescolando qualche invenzione "alla verità storica che abbraccia il soggetto, gli avvenimenti e i personaggi, le opinioni, le fabbriche, i luoghi ed i costumi fiorentini". Ma quest'assunto era troppo superiore alle sue forze, e ne nacque uno zibaldone erudito, da cui l'arte è del tutto assente, mentre la storia è non di rado offesa. E totalmente indipendente dal Guerrazzi, del quale, anzi, intese "ribattere le falsità, l'immoralità e l'ateismo", ma segue con ingenuità candidissima, le orme del Manzoni (vedasi per es. la descrizione della pestilenza, e quella del tumulto popolare davanti alla SS. Annunziata). Un meritato oblio avvolgerebbe il libro, se in una seconda edizione, del 1845, esso non fosse apparso arricchito, ad opera di Luigi Passerini Orsini, di numerosissime e preziose note storiche, che lo rendono ancor oggi ricercato e adoperato dagli studiosi.
Bibl.: J. del Badia, Agostino Ademollo e la censura Toscana per la stampa del racconto storico Marietta de' Ricci (Nozze Ademollo-Noferi), Firenze 1892.