BARETTI, Agostino
Nacque intomo alla metà del sec. XVI a Milano, ove fu alunno del collegio di S. Eustorgio e ricevé l'abito dell'Ordine dei predicatori. Maestro di sacra teologia, visse per lo più in Francia, essendosi trasferito a Parigi verso la fine del 1580. L'8 dic. 1582, nella cappella reale del palazzo di Borbone, tenne in italiano, alla presenza della regina Caterina de' Medici, una Predica della immaculata Concepzion della B. Vergine,pubblicata nello stesso anno a Parigi. Sulla fine del secolo passò ad Avignone quale teologo di Gian Francesco Bordini, arcivescovo di quella città dal 1598 al 1609, e quasi certamente anche del suo successore, il domenicano Stefano Dolce di Orvieto. Ad Avignone pubblicò, nel 1606, il Vagho giardino di rose corrispondenti a, sacri m sterii del y SS. Rosario ... Aggiuntovi un facilissimo modo di sapersi ben confessare.Tornato a Parigi dopo il 1610, il B. fu più volte invitato a predicare, sempre in italiano, alla presenza della reggente Maria de' Medici, e fu da lei insignito del titolo di predicatore reale. Intanto veniva pubblicando numerose orazioni sacre, parte in italiano, così come le aveva pronunciate, parte tradotte in francese.
Fra le altre furono date alle stampe un Panegirico di San Carlo Borromeo, Paris 1614, e una Orazione in lode di San Carlo Borromeo ,Paris 1616, che il B. aveva pronunciato a Marmoutier, una celebre abbazia nei dintomi di Tours. Dal tono delle due prediche, che pur nella gravità del fraseggiare aulico lascia trasparire punte di autentica commozione, è lecito supporre che il B. avesse conosciuto personalmente il Borromeo a Milano. Questi panegirici furono riuniti ad altre orazioni sacre, che il B. aveva tenuto nel palazzo di Borbone, e pubblicati nella traduzione francese con il titolo: Doctes et rares Sermons sur les Evangiles et festes de l'Avent... Ensemble deux... oraisons à la louange de S. Charles Borromée (Paris 1617).
Intorno al 1620 il B. abbandonò Parigi e dimorò per qualche tempo in Belgio, ove predicò con successo anche alla corte di Bruxelles. Nel 1620 appunto pubblicava ad Anversa il Discorso delle lagrime di Maria Vergine nella morte di N. S. Giesù Christo,una delle tante opere di edificazione così frequenti in quegli anni. Faceva infine tradurre in francese i Discorsi mgrali sopra i sette salmi della penitenza (Venezia, tomi 3, 1607-1610, e poi 1627) del suo confratello Innocenzo Cyba. La traduzione fu data alle stampe a Parigi nel 1630, in tre tomi, e ad essa il B. premise una sua dedicatoria ad Ambrogio Spinola, quale capitano generale dell'armata spagnola nelle Fiandre.
La data della sua morte è fissata da J. Quétif e J. Echard (Scriptores Ordinis Praedicatorum, II, Lutetiae Parisiorum 1721, pp. 414 s.) all'anno 1620, ma, come si vede, conviene posticiparla di vari anni.
Bibl.: F. Argelati, Bibliotheca Scriptorum Mediolanensium, 1,2, Mediolani 1745, coll. 138 s.; G.M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 1, Brescia 1758, pp. 344 S.; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., VI, coll 784 S.