BAMBAJA, Agostino Busti detto il
Scultore milanese. Nacque nel 1483 (per altri nel 1480), morì nel 1548. Sua opera firmata del 1513 è la tomba del poeta Lancino Curzio (nel Museo archeologico di Milano) con tre snelle figure delle Grazie che ricordano subito l'eleganza di Gian Cristoforo Romano. Del 1515 circa è la tomba di Gastone di Foix, finita anni dopo, oggi nel Museo archeologico milanese insieme con le sculture dello stesso B. per il monumento Birago, il quale andò distrutto e le cui parti furono disperse in collezioni e ville lombarde. Il Vasari, che poté vedere quell'opera, molto l'ammirò. Eseguì le sculture per il monumento al capitano Bua (morto nel 1529) a Treviso. Posteriori al 1537 sono le tombe Caracciolo e Vimercati nel duomo di Milano, e Orsini in S. Fedele. Con il fratello Polidoro fin dal 1512 lavorò agli stipendî della fabbrica del Duomo, i cui annuali lo ricordano.
Le collezioni mostrano varie sue statuette e fregi a ricche volute, piene di virtuosità sovraccariche secondo l'uso lombardo. Ma, specie nelle composizioni più complesse, il B. peccò nella distribuzione delle figure: così nei monumenti a Gastone di Foix e a Lancino Curzio. Più tardi, l'artista si contenne in maggior misura, ma perdette il calore espressivo che le belle figurette e qualche dolce figura della Madonna col Bambino avevano pur saputo comunicare.
Bibl.: F. Malaguzzi-Valeri, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911; G. Niccodemi, Il Bambaja, Brescia 1925.