AGOSTINO da Montebello
Pittore attivo a Pavia dal 1469 al 1504, figlio di Giacomo, intagliatore; ebbe come maestro Leonardo Vidolenghi, di cui sposò la figlia (1473).
La denominazione "de Fratribus, de Pictoribus" si spiega con la sua appartenenza al gruppo intorno ai due fratelli pittori Vidolenghi; una terza denominazione, "de Comite", pare doversi spiegare in base ad un cognome De Santis dei Conti di Montebello. Gli stretti legami con Leonardo Vidolenghi rendono possibile l'identificazione con quel "magister Augustinus de magistro Leonardo" che nel dicembre 1490 venne convocato da Pavia a Milano, con molti altri pittori, per compiere la decorazione della Sala della Balia nel Castello Sforzesco in occasione delle nozze di Ludovico il Moro con Beatrice d'Este.
Di A. ci resta solo un grande affresco, l'incoronazione della Vergine (1491), nel catino absidale di S. Michele di Pavia: esso è stato messo in relazione con gli affreschi dei Vidolenghi sulle colonne della chiesa del Carmine e con B. Butinone e il Bergognone.
Bibl.: F. Malaguzzi-Valeri, Pittori lombardi del Quattrocento, Milano 1902, pp. 75,240 ss.; R. Majocchi, I migliori dipinti di Pavia, Pavia 1903, p. 69; F. Malaguzzi-Valeri, Maestri minori lombardi, in Rass. d'arte, V (1905), pp. 89 s. (con riproduzione dell'affresco di A. da Montebello a p. 88 e di un particolare del medesimo a p. 89); R. Maiocchi, Codice diplomatico artistico di Pavia, Pavia 1937, passim;D. Morani, Diz. dei pittori Pavesi, Milano s. d. [ma 1948], p. 9 (con ripr.); E. Arslan, Commento a un affresco pavese, in La Critica d'arte, s. 3, VIII (1949), p. 280; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler, I, p. 130, 137; E. Bénézit, Dict. critique..., I, Paris 1924, p. 46; U. Galetti-E. Camesasca, Encicl. della pittura ital., I, p. 13.
Per la questione circa l'identificazione di Agostino di Maestro Leonardo, v. P. Müller-Walde, Beiträge zur Kenntnis des Leonardo da Vinci, in Jahrbuch der Preussischen Kunstsammlungen, XVIII (1897), p. 106 n. 1 (che propende ad identificarlo con Agostino da Pavia, citato in un manoscritto di Leonardo da Vinci, ed Agostino da Vaprio). Per i rapporti tra i vari pittori pavesi di nome Agostino, v. F. Malaguzzi-Valeri, La corte di Ludovico il Moro, II, Milano 1915, p. 474-475;C. J. Ffoulkes-R. Maiocchi, Vincenzo Foppa of Brescia, London 1909, pp. 21, e n. 3, 256, 384; C. Baroni-S. Samek Ludovici, La pittura lombarda del Quattrocento, Messina-Firenze 1952, p. 171.