AGOSTINO da Vezia (al secolo Gioacchino Paolo Daldini)
Nacque a Vezia (Lugano), il 20 marzo 1817. Cappuccino (1839), sacerdote (1843), dimorò a Lugano, a Faido e, finalmente, a Locarno, presso il santuario della Madonna del Sasso, dove rimase ininterrottamente dal 1853(a cominciare dal 1869, anche come superiore) fino alla morte, colà avvenuta il 9 maggio 1895.Fu appassionato collezionista di erbe, fiori, farfalle e lumache, che catalogò con cura. Coltivò studi di geologia, mineralogia, zoologia e, soprattutto, di botanica (specie crittogamologia e micologia). Tra le rocce, su cui sorge il tempio della Madonna del Sasso, creò un giardino botanico, meta delle escursioni di naturalisti italiani, svizzeri e tedeschi.
Scoprì e classificò (servendosi del suo nome di famiglia) una ventina di specie di muschi ticinesi.
Ricordato nella prefazione a G. Stabile, Molluschi terrestri e fluviali del territorio di Lugano, Milano 1859,come collaboratore, lavorò, con altri, alla compilazione dell'Erbario crittogamico italiano (Genova 1858-67),apparso in trenta fascicoli e comprendente millecinquecento voci. Nel Commentario della Società crittogamologica italiana, Genova 1861 -67, descrisse cinquantatrè specie. Lasciò pure centocinquantasei fascicoli manoscritti illustranti la sua raccolta botanica: di essi, venti si conservano nell'archivio conventuale della Madonna del Sasso (Locarno), mentre gli altri centotrentasei passarono al Museo civico di Locarno, il 5 ag. 1900.
Bibl.: V. Freiherr von Cesati, Die Pflanzenwelt im Gebiete zwischen dem Tessin, dem Po, der Sesia und den Alpen, Halle 1863, pp. 13-17; G. De Notaris, Sferiaci italici, Genova 1863, pp. 10-12, 18, 21; M. Anzi, Neosymbola, Milano 1866, p. 10; W. Ph. Schimper, Synopsis Muscorum Europaeorum, 2 ediz., Stuttgartiae 1876, pp. 165, 291, 586, 612, 766; Leone da Lavertezzo, Un cappuccino botanico ossia P. A. Daldini da V. (1817-1895), Locarno 1919: nelle pp. 15-23 bibl. intorno al P. A. ed opere a cui egli collaborò; Scrittori della Svizzera italiana, II, Bellinzona 1936, pp. 1013-1015; Lexicon Capuccinum, Romae 1951, coll. 149-150.