Agostino di Assisi (Augustino)
Discepolo di s. Francesco; entrò assai presto nell'ordine (c. 1210-11) anche se non fece parte del primo gruppo. È rappresentante anch'egli della sapienza mistica e pratica, per cui, insieme col b. Illuminato da Rieti, è ricordato da D. accanto a s. Bonaventura nella seconda ghirlanda dei dottori e scrittori mistici (Pd XII 130). Precisamente, A. e il socio nel capestro (abito minoritico) e con la luce di tale sapienza serafica, a Dio si fero amici (v. 132).
E " vir utique Deo carus ", santo e giusto, è definito il nostro da s. Bonaventura (Leg. minor VII 6), che ne ricorda l'episodio saliente della morte quando, ministro provinciale di Napoli (1217-26), si associò all'anima di s. Francesco che vide salire al cielo la sera del 3 ottobre 1226. Mentre, alcuni anni dopo (c. 1232-33), lo stesso santo apparve in quel convento di Napoli, per benedire un folto gruppo di missionari in partenza, accompagnato " alacriter " da tre frati " omni sanctitate perfectis ", che lo avevano già seguito " perfecte " in terra: s. Antonio di Padova, il nostro A. e il b. Giacomo d'Assisi (Leg. maior, Mirac., VII 1). A. è sepolto nella chiesa di San Lorenzo Maggiore di Napoli.
Per la scelta del suo nome da parte di D. (è tra i pochi espressi nella fonte bonaventuriana) e per il resto, v. ILLUMINATO DA RIETI.
Bibl. - Le due Legendae di s. Bonaventura, in Analecta Franciscana, X, Quaracchi 1926-41 (v. indice onom.); C. Caterino, Il B. Ag. di A. primo Ministro Provinciale di Terra di Lavoro, in " Luce Serafica " I (1925) 39-42; R. Pratesi, A. di A., in Bibliotheca Sanctorum, I, Roma 1961, 425 (con bibliografia).