FOSSATI, Agostino
Nacque a La Spezia il 28 genn. 1830 da Giuseppe e Clorinde Bettinotti. Si formò a Milano, presso l'Accademia di belle arti di Brera, con L. Sabatelli e F. Hayez, e a Genova, all'Accademia ligustica di belle arti. Tornato alla Spezia, si dedicò alla pittura di paesaggio. Rappresentò, soprattutto, la sua città e i dintorni, marine e navi, in dipinti a olio e disegni tanto omogenei stilisticamente quanto difficili da datare.
Ciò che distingue il F. da altri paesaggisti, compreso lo spezzino G.B. Valle, è l'attenzione al mutare della propria città. Le sue navi da guerra permettono una ricostruzione storica della flotta sabauda pre e postunitaria, i suoi cantieri di demolizione testimoniano la fine degli ultimi velieri. Il gruppo di settanta opere, dal 1922 di proprietà comunale, dedicate a La Spezia vecchia, che furono eseguite parte prima del 1860, dal vero, e parte dopo, sono un documento primario nella storia di un borgo marinaro che, tra settimo e nono decennio, divenne città industriale con la costruzione dell'arsenale della marina militare.
Il F. ebbe contatti con alcuni artisti fra i più rappresentativi del rinnovamento pittorico italiano di metà Ottocento. Conobbe probabilmente A. Fontanesi, presente alla Spezia nel 1856, attraverso il pittore spezzino G. Pontremoli, fratello di Luigia che il F. sposò nel 1867. La perdita dell'archivio del F. durante l'ultimo conflitto mondiale non consente di documentarne i contatti con M. d'Azeglio, nel 1859, e con T. Signorini, che nel 1860 ricevette a Riomaggiore G. Fattori, C. Banti e V. Cabianca. Tuttavia il F. ebbe sicuramente un ruolo di coesione tra paesaggisti torinesi, pittori liguri e macchiaioli agli albori. Nel 1869 infatti partecipò, per la prima volta, all'esposizione della Società promotrice di belle arti di Genova: questa mostra, oltre a ufficializzare tali legami, vide nascere la cosiddetta "Scuola dei grigi" ligure-piemontese, alla quale appartennero, oltre al F., E. Rauper, A. De Andrade, T. Luxoro, S. De Avendano e A. Issel.
Nella pittura del F. si riscontrano influssi che vanno dal vedutismo di matrice veneta settecentesca, forse mutuato dall'Hayez e da I. Caffi, al grigio metallico tipico della scuola omonima, allo studio macchiaiolo degli effetti della luce sul paesaggio, all'impostazione fontanesiana di alberi e spazi ravvicinati.
La presenza del F. nella commissione del piano regolatore per l'ingrandimento della Spezia del 1870 conferma l'interesse urbanistico presente nelle vedute; e fra le cause del suo atteggiamento scientifico verso la realtà, di matrice impressionista più che romantica, va infine segnalata l'amicizia col geologo spezzino G. Capellini, compagno e suggeritore di escursioni nel golfo.
Nel 1871 il F. prese nuovamente parte alla Promotrice genovese, dove espose ancora nel 1880, 1889 e 1892; nel 1878 e nel 1890 partecipò all'esposizione della Promotrice di Torino. Dal 1881 al 1895, inoltre, T. Signorini riprese i soggiorni a Riomaggiore, indirizzato al F. da N. Barabino; non è da escludere un contatto del F. col critico D. Martelli, ospite del Signorini nel 1893.
Morì a La Spezia il 7 dic. 1904.
Fonti e Bibl.: La Spezia, Arch. parrocchiale di S. Maria Assunta, Baptizatorum… liber XV, p. 86; Registro atti di matrimonio, 1866-1875, a.59; T. Signorini, Riomaggiore (1895), La Spezia 1982, p. 19; G. Capellini, Ricordi 1833-1888, Bologna 1914, I, pp. 42, 99, 100; A. Neri - U. Mazzini, Spigolature e notizie, in Giornale stor. letter. della Liguria, VI (1905), pp. 117, 459 s.; U. Mazzini, Esposiz. dei pittori spezzini F., Valle, Pontremoli e Carpenino (catal.), La Spezia 1905, pp. 5-11; Id., Catalogo ragionato della mostra retrospettiva della Spezia e dintorni nei quadri del pittore A. F., La Spezia 1922, pp. 3-15; U. Formentini - L. Valenti, Note di storia e d'arte, in La Spezia e la sua provincia, Milano 1924, pp. 65, 77, 102 s., 123-125, 143; 'A Lavezaa. Prima esposizione lunigiana d'arte e d'etnografia, La Spezia 1926, pp. 19-22, 43; U. Formentini, Pittori dell'Ottocento fra le Cinque Terre e le Apuane, in Il Comune della Spezia, V (1927), pp. 190, 192; U. Formentini - A. Marangoni, Omaggio ad A. F. (catal.), La Spezia 1932, pp. 1-31; A. F. pittore alla Spezia (catal., gall. Mazzoni), La Spezia 1952; G. Petronilli, Lunigiana, Torino 1961, pp. 58-61; V. Rocchiero, A. F., in Liguria, XXVII (1960), pp. 28-30; La Spezia e il suo golfo, di A. F. (catal.), La Spezia 1980, pp. 1-34; V. Rocchiero, Scuole, gruppi, pittori dell'Ottocento ligure, Roma 1981, pp. 97, 407; G. Bruno, La pittura in Liguria dal 1850 al divisionismo, Genova 1982, ad Indicem; E. Acerbi, Le arti visive, in La Spezia, volti di un territorio, Bari 1992, pp. 768-770; G. Bruno, L'alba del vero:pittura del secondo '800 in Liguria (catal.), Genova 1993, pp. 22, 198-205, 270 s., 286.