STEFFANI, Agostino
Compositore, nato a Castelfranco Veneto il 25 luglio 1654, morto a Francoforte sul Meno il 12 febbraio 1728. Studiò dapprima alla Cappella veneziana di S. Marco poi a Monaco (nel 1667) con G. Kerk, e finalmente a Roma (1672-1674) con E. Bernabei. Dal 1674 in poi visse quasi sempre in Germania, dove nel 1680 fu ordinato sacerdote, e precisamente a Monaco e a Hannover. In quest'ultima corte egli prestò ottimi servizî quale diplomatico. Nel 1706 era nominato, per i suoi varî meriti, vescovo in partibus di Spira; nel 1709, vicario apostolico della Germania settentrionale. Fu anche, per alcuni anni (1678-1689) a Parigi, e dal 1722 al 1725 a Padova. La sua produzione annovera specialmente opere teatrali, ma anche musiche sacre, religiose e da camera. La sua arte, in cui l'influsso germanico non ha lasciato segni troppo visibili (anzi influì egli stesso sui contemporanei tedeschi), è caratterizzata da grande euritmia e delicatezza, pure presentando movimenti d'interna drammaticità.
Opere: Per il teatro compose i seguenti lavori: Marco Aurelio (1680); Audacia e rispetto (1685); Solone (1685); Servio Tullio (1686); Alarico in Baltha (1687); Niobe regina di Tebe (1688); Enrico detto il Leone (1689); La. lotta di Ercole con Acheloo (1689); La superbia di Alessandro (1690); Orlando generoso (1691); Le rivali concordi, ovvero Atalanta (1692); La libertà contenta, ovvero Alcibiade (1693); I Baccanali (1695); I trionfi del fato, ovvero Le glorie di Enea (1695); Briseide (1696); Arminio (1707); Tassilone (1709); Amor vien dal destino, ovvero Il Turno aricino ed Enea (1709).
Alla musica sacra diede, tra l'altro, una Psalmodia vespertina octo plenis vocibus concinenda (Roma 1674); alla religiosa, varie cantate da chiesa; alla musica vocale da camera, gran numero di duetti con basso continuo, alcune cantate, scherzi a 1 voce e strumenti; alla strumentale, sonate da camera a 2 violini, viola e basso continuo.
Bibl.: H. Riemann, A St. als Opernkomponist, in Denkmäler der Tonkunst in Bayern, I, 8.