AGOSTONI, Alfredo, detto Ciri
Nato a Bogliasco (Genova), il 14 ag. 1922, da Giansilvio, che, pittore anch'egli, probabilmente lo incamminò sulla strada dell'arte. Iscritto alla facoltà di legge, ma appassionato anche di filosofia, di cui seguiva i corsi, l'A. fu giovane di vasti interessi. Cominciò a dipingere dapprima come dilettante, ma via via si immedesimò sempre più nei problemi dell'arte, tanto da diventare uno dei più fervidi animatori dell'ambiente artistico giovanile milanese. Era molto conosciuto e già apprezzato, quando, dopo un breve periodo dedicato intensamente all'esperienza pittorica (1940-1944), la sua vita e la sua produzione furono tragicamente troncate dagli eventi bellici. Aderente al fronte della Resistenza, ferito in una azione, morì a Milano il 28 sett. 1944.
Nella sua pittura confluiscono, soprattutto agli inizi, motivi che egli trasse dal contatto con opere di alcune tra le maggiori personalità artistiche europee: così lasciano chiaramente travedere alcuni paesaggi ispirati a quelli celebri del De Chirico metafisico, ed altre opere, in specie nature morte o figure, che sono sotto l'influsso di Picasso. Alla base della sua pittura è però sempre un gusto lombardo, che affiora nel colore vivace, nei grigi sommessi, nella pennellata forte, densa, che tende ad impostare plasticamente le composizioni. Negli ultimi tempi, poi, si avvertiva già un superamento di tali motivi, in una sintesi felice che avrebbe potuto essere preludio a uno sviluppo futuro, personalissimo. Si dedicò soprattutto alla figura ed alla natura morta, di cui lasciò, nell'ultimo anno di vita, numerosi esempi (La pera gialla, La lanterna, Il drappo rosso, Teschio, tutti del 1944). Anche l'opera grafica, cui si dedicò con particolare impegno, ha un posto importante nella sua produzione. Gli fu dedicata una retrospettiva alla XXIV Biennale di Venezia (1948).
Bibl.: C. A., Milano 1947 (scritti di: M. De Micheli, R. De Grada, C. Calcaterra, A. Banfi, Q. Bonazzola, L. Castiglioni, C. Carrà, E. Morlotti, E. Treccani, B. Cassinari, M. Carrà); R. De Grada, C. A., in Catalogo della XXIV Biennale di Venezia, Venezia 1948, pp. 174-175; L. Borgese, C. Breveglieri-A. Badoli-C. A., in Vernice, fln. 22-23, aprile-maggio 1948, p. 32; U. Galetti-E. Camesasca, Encicl. della pittura ital., I, p. 14.