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AGRAFIA

di Gioacchino FUMAROLA - Enciclopedia Italiana (1929)
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AGRAFIA (dal gr. ἀ privativo, e γραϕή "scrittura", da γράϕω; fr. agraphie; sp. agrafía; ted. Agraphie; ingl. agraphia)

Gioacchino FUMAROLA

L'agrafia consiste nella perdita del ricordo delle immagini motorie necessarie per trasformare in simboli grafici i suoni verbali. L'agrafico puro conserva integro tutto il resto del linguaggio; può talvolta anche perfettamente copiare uno scritto come un disegno qualsiasi (scrittura servile), ma non può scrivere né spontaneamente né sotto dettato.

L'agrafia, in genere, rappresenta un sintomo delle altre forme di afasia; secondo alcuni autori, però, potrebbe anche costituire una vera e propria sindrome morbosa dovuta a lesione di uno speciale centro corticale, posto (da Exner e Pitres) nel piede del gyrus frontalis medius di sinistra. Esistono però numerosi casi di lesione del piede di detta circonvoluzione (in destrimani), senza che in vita il paziente avesse presentato alcun disturbo disgrafico. Dejerine, che ha sempre combattuto l'esistenza di un centro grafico, ricorda essere la scrittura niente altro che una forma di motilità della mano, e che mentre non si può parlare che con l'apparecchio glossofaringo-laringeo, si riesce invece a scrivere col gomito, col piede o con qualunque altra parte mobile del corpo.

Anche recentemente, però, il Henschen ha sostenuto che esiste nel piede del gyrus frontalis medius di sinistra un vero e proprio focus, il quale, senza essere del tutto autonomo, dirige esclusivamente i movimenti della scrittura, ed è perciò da considerarsi un centro di dignità più elevata di quello che serve ai movimenti delle dita e della mano (la corteccia della limitrofa circonvoluzione frontale ascendente).

Vedi anche
afasia Disturbo del linguaggio, diverso dai vari tipi di mutismo e indipendente da disturbi dell’apparato fonatorio o dell’organo uditivo: consiste nella perdita della capacità di esprimere ( a. motoria, detta anche afemia) o di comprendere ( a. di comprensione o sensoriale) le parole. Nel primo caso, il malato ... lingue veicolari Le lingue usate per la comunicazione, e soprattutto per l’insegnamento e per attività tecniche e scientifiche, tra persone di lingua materna diversa. sindromi adenobronchiali Processi morbosi respiratori derivanti da interessamento tracheobronchiale secondario a linfopatie ilomediastiniche. La pervietà del sistema tracheobronchiale viene alterata dalla linfopatia per fenomeni di compressione, infiammazione o invasione diretta. In rapporto alle sedi della linfopatia si distinguono ... parola Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase. Linguistica Il termine p. non ammette una definizione unitaria ed esauriente, ...
Tag
  • DEJERINE
  • AFASIA
Altri risultati per AGRAFIA
  • agrafia
    Dizionario di Medicina (2010)
    Forma di afasia sensoriale nella quale è perduta la capacità di formulare per iscritto il pensiero, o di tradurre i fonemi in segni grafici.
  • agrafia
    Enciclopedia on line
    Forma di afasia sensoriale nella quale è perduta la capacità di formulare per iscritto il pensiero oppure di tradurre i fonemi in segni grafici.
Vocabolario
agrafìa
agrafia agrafìa s. f. [comp. di a- priv. e -grafia]. – Nel linguaggio medico, forma di afasia sensoriale nella quale è perduta la capacità di formulare per iscritto il pensiero.
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