AGRAVIADOS
. Allorché un ramo della casa borbonica si stabilì in Spagna, il che cagionò la guerra della successione spagnola (1701-1713), il nuovo re Filippo V ebbe contro di sé le provincie spagnole del N., le quali si levarono in favore di Carlo d'Asburgo. In questa lotta si segnalò soprattutto la Catalogna, che combatté per tredici anni in favore della casa d'Austria. Questi ribelli a Filippo V, che naturalmente furono combattuti e perseguitati, si chiamarono in Spagna los agraviados; termine che da quel momento in poi ebbe il significato di malcontenti e oppositori della nuova dinastia. Dopo la restaurazione del 1814, quando Ferdinando VII ebbe rioccupato il trono dei suoi maggiori, gli elementi più reazionarî, i quali aspiravano al ritorno completo dell'antico regime e volevano ripristinare tutte le forme del vecchio assolutismo, si raccolsero attorno al fratello del re, don Carlos, e col nome di partito apostolico s'adoprarono in favore della più rigida restaurazione delle più antiquate leggi e istituzioni, tanto nei rapporti interni dello stato, quanto nei rapporti dello Stato con la Chiesa. Costoro si mostravano malcontenti dell'azione del governo reale, che consideravano poco meno che giacobineggiante, e trovarono il maggior seguito nel settentrione della penisola, soprattutto nella Catalogna. Qui essi intrigavano, cospiravano, insorgevano armata mano e rimettevano a nuovo il vecchio nome di agraviados, sorretti più o meno segretamente dagli apostolici, dopo che la concessione della costituzione in Portogallo ebbe eccitato anche gli ultra-monarchici spagnoli, i quali manifestarono le più esagerate esigenze. In Catalogna los agraviados, formata una federazione di realisti puri, iniziarono la rivolta che il governo attribuì ai liberali emigrati, mentre i più erano capi e ufficiali del disciolto "esercito della fede". Sullo scorcio del 1826, comparve un manifesto al popolo spagnolo intorno allo stato della nazione e alla necessità di elevare al trono il serenissimo infante don Carlos; e nel marzo del 1827, cominciarono a formarsi delle bande armate a Horta. Le forze regie, per ordine del capitano generale di Catalogna, iniziarono la repressione, compiuta nel novembre, e seguìta dalle esecuzioni di molti agraviados, specie a Tarragona. I ribelli avevano formato una Giunta superiore del principato, costituita dal presidente Agostino Saperes, da Giuseppe Quinquer, Presbitero Domero, frate Francesco di Assisi Vinader, Magín Pallás, Bernardo Semmarti, consiglieri, e Giovan Battista Comes segretario.
Bibl.: [F. C.], Les Agraviados d'Espagne, ecc., Parigi 1827; [A. Durfort], Révélations d'un militaire français sur les agraviados d'Espagne, ecc., Parigi 1829.