AGREDA Y VARGAS, Diego de
Nato a Madrid, da Alfonso che fu consigliere di Castiglia, fiorì nei primi decennî del sec. XVII. Appartiene al mondo letterario e culturale del suo tempo, piuttosto segnandone il gusto e le tendenze che affermandosi, sia pure mediocrissimamente, con una sua propria figura. Ne citiamo le Novelas morales (Valencia 1620) ed i Lugares comunes de las letras humanas (Madrid 1616); e ne poniamo in rilievo la versione compiuta nel 1617 del romanzo di Achille Tazio 'Ερωτικόν sive de Clitophontis et Leucippes amoribus perché, anziché provenire dal testo greco, si ammette che provenga da versione italiana. Appunto nel 1617 l'Italia dava la terza traduzione di quell'opera; però quella di cui si è valso lo spagnolo o è fatica del Dolce (Venezia 1546) o del Cocci (Venezia 1578). Comunque il fatto sta a dimostrare un altro contributo culturale italiano di mediazione per la conoscenza di opere letterarie del mondo antico in Ispagna, anche in un tipo d'arte, il romanzo d'avventura, in cui quel paese ha prodotti originali e pregevoli.
Ediz.: Bibl. de Autores Españoles, vol. XXXIII.