ARGÜELLES, Agustín de
Uomo politico spagnolo nato a Ribadesella (Asturie) il 18 agosto 1776. Disimpegnò dapprima, per incarico del favorito Godoy, due missioni diplomatiche a Lisbona e a Londra e si unì alla commissione asturiana che chiese l'aiuto del governo inglese contro Napoleone. Ma la sua grande attività politica cominciò veramente con le Cortes di Cadice (1810) in cui rappresentava Oviedo: qui egli non solo si segnalò per la sua eloquenza, ma per essere stato propugnatore di importanti provvedimenti, quali l'abolizione della tortura come mezzo di prova nei processi criminali, la libertà di stampa, la lotta contro la tratta degli schiavi. Prese parte anche efficacemente all'elaborazione della costituzione del 1812 di cui redasse il preambolo. Deportato a Ceuta al ritorno di Ferdinando VII e due anni dopo ad Alcudia (Mallorca), ricuperò la libertà con la rivoluzione del 1820; e quello stesso anno assunse il portafoglio degl'interni. Ma l'anno seguente diede le dimissioni, in seguito all'atteggiamento assunto dal re con il messaggio della corona (v. ferdinando VII); si rifugiò allora in Inghilterra, e non tornò in Ispagna che dopo la morte di Ferdinando VII (1834). Nominato di nuovo deputato dai suoi concittadini, si mostrò liberale moderato e contribuì anche alla approvazione della costituzione del 1837. Quando la regina reggente Maria Cristina lasciò la Spagna (1840), A. contese al generale Espartero l'alta dignità di reggente: non l'ottenne, ma fu nominato tutore di Isabella II e di sua sorella e disimpegnò tale funzione fino alla rivoluzione del 1843, che determinò la caduta di Espartero. Morì a Madrid il 26 marzo 1844.
Uomo da! l'oratoria un po' ampollosa, ma di alto valore morale (ciò che fu riconosciuto anche dai suoi avversarî), visse e morì povero. In politica professò un liberalismo moderato, appreso dai whigs inglesi. Pubblicò un'opera: De 1820 à 1824, di grande interesse per la storia dell'epoca.
Bibl.: E. San Miguel, Vida de Don Agustín Arguëlles, voll. 4, Madrid 1851-1852; C. Ramos Ruiz, Don Agustín Argüelles: su intervención en las Cortes de Cádiz, Madrid 1913.