AḤMAD KHĀN ibn Muḥammad Muttaqī
Modernista musulmano indiano, nato a Delhi o Dihlī il 17 ottobre 1817 e morto nel 1898. Di lontana origine araba, anzi di presunta discendenza da Maometto attraverso la costui figlia Fāṭimah (cosicché gli spettava il titolo di sayyid), sin dalla prima giovinezza si volse allo studio della teologia, e fino ai 40 anni fu zelante seguace della scuola degli Ahl al-ḥadīth o Wahhābiti indiani. Ma poi il desiderio di rendere l'islamismo immune dagli attacchi europei in nome della civiltà moderna e accettabile dai giovani musulmani indiani educati all'inglese, lo spinse a presentare la teologia e lo spirito dell'islamismo sotto una veste nuova, conforme alla scienza europea impregnata di razionalismo a tendenze antidogmatiche. Perciò, contro l'ortodossia islamica, affermava essere nel Corano anche una parte umana accanto alla divina; negava i miracoli attribuiti a Maometto o a santi musulmani, anzi anche i miracoli che il Corano racconta di Mosè, di Gesù, ecc., dando ai rispettivi racconti una interpretazione razionalistica, e affermando essere l'universo retto da leggi naturali che non soffrono eccezioni e non poter quindi esser vera qualsiasi dottrina teologica in contrasto con la scienza della natura: il Corano è parola di Dio, la natura è opera di Dio, quindi Corano e scienze naturali devono essere in piena armonia fra loro. In conseguenza di ciò egli e i seguaci delle sue dottrine si diedero l'epiteto di Nēčerī (arabo), che essi coniarono a guisa di aggettivo derivato dalla pronunzia inglese del vocabolo nature e quindi, per loro, significante "naturista"; inoltre, equivocando sul vero carattere dell'antica scuola teologica musulmana dei Mu‛tazilah (v.), si designarono anche col nome di Neo-Mu‛taziliti. Nel campo pedagogico fu aperto fautore dell'educazione e istruzione di tipo inglese; nel campo politico dimostrò sempre a parole e a fatti il massimo lealismo verso il governo britannico, del quale fu per molti anni funzionario, e che perciò gli conferì il titolo di sir; sostenne la illegittimità della guerra santa contro il dominio inglese, e combatté la tendenza di alcuni gruppi musulmani indiani a riconoscere il sultano di Turchia quale califfo. Pieno di zelo per l'educazione dei musulmani dell'India, non solo operò molto in questo senso con numerosi scritti, ma fondò anche a sue spese, con professori inglesi, il poi famoso Mahommedan Anglo-Oriental College ad ‛Alīgaṛh (Provincie Unite, divisione di Meerut o Mīrat) nel 1875, del quale diresse l'amministrazione fino alla morte.