AḤMED GEVDET
. Celebre storico, letterato e uomo di stato turco, nato nel 1822-23 (1238 èg.), morto sul Bosforo nel 1895. Fu ripetutamente a capo di varî ministeri, da quello dell'istruzione) e a quello della giustizia, dal quale fu, una volta, esonerato in seguito a lagnanze di ambasciatori per violenze usate dalla polizia a stranieri, e a lui attribuite. Un posto onorevole nella letteratura universale gli spetta per la sua Storia turca (dal 1774 al 1825) in dodici volumi, basata su cronache di suoi predecessori, ma anche su documenti d'archivio, allora a nessuno accessibili. Benché egli, nell'esposizione dei fatti, segua l'antico ordine cronologico, è notevole in lui, come in alcuni altri storici turchi, una tendenza a ricercare le cause degli avvenimenti e a sottoporle a una certa critica; lo stile, specie dal sesto volume in poi, è di una sorprendente chiarezza e semplicità. Cura speciale rivolse pure all'elaborazione di una lingua turca letteraria con la compilazione da lui fatta, insieme con Fu'ād Pascià, di una grammatica ottomana, e con una serie di trattati (Belāghet-i ‛othmāniyyeh), ricavati da lezioni di letteratura ottomana da lui tenute presso la scuola imperiale di giurisprudenza in Costantinopoli.