• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

NEDĪM, Aḥmed

di Ettore Rossi - Enciclopedia Italiana (1934)
  • Condividi

NEDĪM, Aḥmed

Ettore Rossi

Poeta turco ottomano. Nacque a Costantinopoli alla fine del sec. XVII; l'anno preciso non è noto; studiò nelle medrese le materie letterarie e religiose su cui si fondava l'educazione culturale del tempo. Si fece presto notare per il talento poetico e fu preso a benvolere da Ibrāhīm Pascià, genero e Gran Vizir del sultano Aḥmed III. Nominato custode della biblioteca del Gran Vizir, ammesso alle cerimonie e ai divertimenti della corte, N. fu il più fine cantore di quel periodo di svaghi in palazzi e giardini, che è noto con il nome di lāle devri "l'epoca del tulipano" e che terminò tragicamente nel settembre del 1730 con una rivolta militare in cui il suo protettore perdette la vita e il sultano il trono. Lo stesso N. morì alla fine di quell'anno.

Il suo divano (Costantinopoli 1291 e 1340 eg.) contiene odi, ghazel, canzoni (sharqī), cronogrammi. Per ordine di Ibrāhīm Pascià tradusse dall'arabo un libro di storia di Müneggim Bāshī; la traduzione fu pubblicata a Costantinopoli nel 1285 eg. con il titolo Şaḥā'if ul-Akhbār.

Bibl.: E. I. W. Gibb, History of Ottoman oetry, IV, pp. 29-57; Alī Gānib, Nedīmiñ ḥayāti, nella Türkiyāt meǵmū ‛asï, di Costantinopoli, I (1925), pagine 173-184.

  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali