AḤMED PASCIÀ
. Molti sono i personaggi ragguardevoli di questo nome; tra essi in ordine cronologico:
1. Gedik Aḥmed pascià. - Cresciuto nelle file dei Giannizzeri, si distinse nelle guerre in Anatolia e in Albania sotto Meḥmed II; eletto Gran Vizir nel 1472-73, occupò Caffa e tolse ai Genovesi tutte le colonie del Mar Nero; deposto da quella carica, ebbe il comando della flotta, e condusse nel 1480 la spedizione che conquistò Otranto. Quando Bāyazīd II entrò in guerra con il fratello Gem, accorse a combattere in aiuto del sultano, il quale nondimeno lo fece uccidere nel 1482 ad Adrianopoli, perché adombrato, si dice, dalla sua eccessiva potenza.
2. Aḥmed pascià (morto nel 1497). - Primo poeta lirico classico turco, dell'epoca di Murād II e Maometto II, del quale fu il precettore e di poi Gran Vizir. I 33 ghazel e le qaṣīde (fra cui celebri sono quella del Perdono generoso, presentata a Maometto II per scusarsi di una sua avventura con un paggio, e quella del Serragiio), da lui composte, appaiono più una imitazione diretta delle liriche del poeta persiano Ḥāfiẓ, anziché della scuola eclettica di Giāmī e Nevā'ī, del quale ultimo conobbe i ghazel in turco ciaghataico solo verso la fine della sua vita, in Brussa. Benché privi di originalità, i suoi versi sono linguisticamente importanti, per essere i primi scritti in puro dialetto ‛othmānli, senza azerbaigianismi o ciaghataismi, sì frequenti in poeti anteriori.
3. Hersek-zādeh (nelle relazioni venete Cherseogle, cioè Hersekōghlī, sinonimo di Hersek-zādeh "figlio dell'Erzegòvina") Aḥmed pascià. - Figlio del principe cristiano governatore dell'Erzegovina (Hersek), fu al servizio del sultano Bāyazīd II; nel 1497 fu vinto dai Mamelucchi ai confini della Siria, fatto prigioniero e quindi liberato l'anno seguente. Coprì quattro volte la carica di Gran Vizir, l'ultima volta sotto Selīm I, che lo depose prima di partire per la spedizione d'Egitto, lasciandolo al governo di Brussa; morì nel 922 dell'ègira (1516-1517). Si dimostrò amico di Venezia e facilitò la pace nel 1503.
4. Aḥmed pascià detto khā'in "il traditore". Albanese; prese parte come 3° vizir alla spedizione di Rodi nel 1522, e assunse la direzione dell'assedio dopo la partenza di Muṣṭafà pascià. Mandato poi a governare l'Egitto, si ribellò nel 1524 e fu ucciso.
5. Qarah Aḥmed pascià, dāmād (genero del sultano). Di origine albanese; fu Gran Vizir; condusse dal 1553 al 1555 in Persia fortunate spedizioni. Fu messo a morte da Solimano per intrighi della costui favorita, la sultana Khurrem (Rosselana), che fece assegnare il gran vizirato a Rustem pascià (1555).
6. Hezārpārah Aḥmed pascià. Di Costantinopoli, fu genero del sultano ibrāhīm e suo Gran Vizir al tempo della guerra di Candia. Durante la sollevazione avvenuta a Costantinopoli nel 1647, che costò la vita anche al sultano, egli fu dagl'insorti afferrato e fatto in "mille pezzi" (hezārpārah); di qui l'epiteto che s'accompagna al suo nome.
7. Ahmed Fāzil pascià. Figlio di Köprülü Meḥmed pascià, della famiglia che diede valenti uomini politici e generali all'impero nel sec. XVII, successe al padre (morto nel 1661) nella carica di Gran Vizir. Condusse nel 1663-64 fortunate campagne contro l'Austria e concluse una pace favorevole; nel 1666 andò in persona a dirigere le operazioni dell'assedio di Candia, che conquistò nel 1669. Morì a 45 anni, nell'autunno del 1676 presso Adrianopoli.