Vedi AI dell'anno: 1958 - 1994
AI (‛Ay opp. ha-‛ay; Γαι ο ᾿Αγγαι)
"‛Ay", o "ha-‛Ay" come in genere è menzionata nella Bibbia, vuol dire "la rovina"; come un ammasso di rovine infatti si presentò questa antica città cananea agli Israeliti che, all'inizio dell'Età del Ferro, la rimisero in funzione per un breve periodo. La città biblica, che si trovava ad E di Bethel, non lontano da questa (Gen., xii, 8), fu teatro di un'aspra battaglia tra Giosuè e i Cananei; (Gios., viii; secondo il versetto 28 non ne rimase che "un mucchio di rovine per sempre, una desolazione fino a questi giorni"). Le rovine di et-Tell, due chilometri a S-E di Bethel, furono identificate con A., ma gli scavi condotti da I. Marquet-Krause, per conto del barone Edmond de Rothschild nel 1933-35, hanno dimostrato che quel centro, abitato agli inizi dell'Età del Bronzo, rimase poi deserto sino all'Età del Ferro, mentre mancano tracce dell'Età del Bronzo Recente, corrispondente ai tempi di Giosuè. Si trattava di un centro abitato che misurava m 396 × 360, circondato da mura dello spessore di 6 m, con un'acropoli nell'angolo N-O; in questo luogo venne rinvenuta una cittadella lunga 40 m e larga 10, costruita in un angolo, accanto alla quale stava un palazzo di m 20 × 6,50 circondato da un muro rettangolare dagli angoli smussati. Nell'interno, c'era una sala intorno a cui correva un corridoio (largo m 2,50). Nel centro della sala stava una fila di quattro basamenti per colonne, distanti l'uno dall'altro 4 m, su cui una volta stavano colonne di legno. Accanto al palazzo sorgeva un santuario, uno dei più antichi trovati in Palestina, costituito da tre ambienti; in quello più esterno (m 8,50 × 6) si trovarono basi di colonne e due incensieri, i quali nella parte inferiore avevano la forma di una casa, e nella parte superiore erano a foggia di collo d'anfora. La stanza centrale conteneva banchi per le offerte. Il sancta sanctorum aveva un altare (m 1,70 × 0,70) e cinque pietre piatte dipinte di rosso; sull'altare era una piccola nicchia che conteneva un vaso dipinto in rosso. Accanto all'altare si trovava un manico di coltello per i sacrifici, con una ricca decorazione scolpita, e un grande bacile di alabastro a forma di maiale legato per il sacrificio.
Bibl: J. Marquet-Krause, Les fouilles de ‛Ay. 1933-35, Parigi 1949.