Ailbert
Monaco e architetto nato intorno al 1050 o al 1075 (Chonon, 1933) ad Antoing nelle Fiandre e morto il 19 settembre 1123 a Echten presso Bonn. Figlio di Amaury (Amorricus), signore di Antoing, A. fu canonico della cattedrale di Tournai divenendo in seguito écolâtre.
Nel 1102 fondò la chiesa di Saint-Médard a Tournai (Hainaut, Belgio), di proprietà del capitolo cittadino, come ricorda una bolla di papa Pasquale II del 1108 (Berlière, 1890). Successivamente Saint-Médard fu donata da Simon, vescovo di Tournai, ai Canonici regolari di s. Agostino che nel 1125 vi eressero il monastero di Saint-Nicolas-des-Prés.
Nel 1104 A. si recava nel Limburgo, presso il castello di Rode, dove iniziava, su un terreno donato da Adelbert di Sopenberch, l'edificazione dell'abbaziale di Rolduc (Klosterrath, Olanda) non lontano dalle città di Maastricht e di Aquisgrana e nel 1106 fondava la chiesa di Elsbech.
La chiesa dell'abbazia di Rolduc - terminata nel 1169, ma dedicata solo nel 1209 - presenta un coro triconco che icnograficamente ripete la pianta della sottostante cripta, consacrata nel 1108. Questa complessa forma planimetrica, desunta presumibilmente dal repertorio romanico lombardo (scemate longobardino; Frankl, 1926; Conant, 19662), attraverso la mediazione di esempi tedesco-renani (in primis St. Maria im Kapitol a Colonia, sec. 11°-inizi 12°), si innesta in un'area geografica già ricca di tradizioni architettoniche (Kubach, 1958).
Abbandonata Rolduc nel 1111 per disaccordo con uno dei religiosi, A. si ritirava nella Francia settentrionale dove fondava il monastero di Clairefontaine nella Thierache (od. dip. di Aisne).
Bibliografia
C. Dehaisnes, Histoire de l'art dans la Flandre, le Hainaut et l'Artois avant XVe siècle, Lille 1886, pp. 108.
A. de la Grange, L. Cloquet, L'art à Tournai, Tournai 1889, p. 1 ss..
U. Berlière, Monasticon Belge, I, Maredsous 1890, pp. 428-429 (con bibl.).
P.J.H. Cuypers, Histoire de la fondation de Rolduc, RevAC, s. IV, 3, 1892, pp. 16-25.
P. Frankl, Die frühmittelalterliche und romanische Baukunst, Wildpark-Potsdam 1926, p. 126.
F.A.J. Vermeulen, Geschiedenis der Nederlandesche Bouwkunst [Storia dell'architettura olandese], I, Den Haag 1928, pp. 195, 288.
H. Chonon, s.v. Ailbert d'Antoing, in Dictionnaire de biographie française, I, 1, Paris 1933, col. 928.
M. Anfray, L'architecture normande, son influence dans le Nord de la France aux XIe et XIIe siècles, Paris 1939, p. 72.
H.E. Kubach, s.v. Romanico (architettura, Germania ed Europa centrale), in EUA, XI, 1958, coll. 746-758.
K.J. Conant, Carolingian and Romanesque Architecture 800 to 1200, Edinburgh 19662 (1959), pp. 256, 266, 316 n. 5, 317 n. 28.
H.E. Kubach, Architettura Romanica, Milano 1972, p. 90.
Id., s.v. Ailbert, in AKL, I, 1983, p. 660.