AIM(Alternative Investment Market)
AIM (Alternative Investment Market) Mercato azionario di Londra, alternativo al più importante London Stock Exchange (➔), istituito nel 1985 per offrire un’opportunità di quotazione, e quindi di approvvigionamento di capitale di rischio, a imprese di ogni nazionalità e di ogni settore economico, piccole o comunque prive dei requisiti richiesti per quotarsi alla borsa maggiore. La logica dell’AIM è infatti quella di essere un mercato flessibile, con requisiti di accesso meno stringenti e con minori adempimenti di quelli che caratterizzano le borse maggiori. Dalla sua istituzione, sono oltre 2000 le aziende che si sono quotate, una parte non trascurabile delle quali è poi transitata alla quotazione alla London Stock Exchange; molte, peraltro, sono le aziende che hanno fatto il percorso inverso per utilizzare i vantaggi offerti dall’AIM.
Il fatto che molte aziende quotate all’AIM abbiano la propria sede principale in centri finanziari off shore ha suscitato numerose polemiche. Notevole risonanza ha avuto lo scandalo legato alla Langbar International, un’impresa che fece il suo ingresso nell’AIM nel 2003 e il cui attivo si rivelò due anni dopo completamente inesistente, gettando un’ombra inquietante sull’AIM stesso e inducendo personalità autorevoli a paragonarlo a una casa da gioco più che a una borsa. Non sorprende, di conseguenza, che gli investitori tipici in AIM siano istituzioni finanziarie abbastanza robuste, con risorse adeguate per raccogliere ed elaborare sulle aziende quotate le informazioni che difficilmente un piccolo risparmiatore potrebbe ottenere.
L’AIM ha un proprio indice azionario, il FTSE AIM 100, basato su un paniere delle 100 aziende più rappresentative fra quelle quotate. Dato che nel giugno 2007 la Borsa Italiana è stata acquistata dalla Borsa di Londra, il mercato AIM è presente anche a Milano con il nome di Alternative Investment Market Italia o, abbreviato, AIM Italia, coerentemente dedicato sempre alle piccole e medie imprese.