AISNE ([pron. èn]; A. T., 32-33-34)
Fiume della Francia settentrionale, l'antico Axõna, affluente di sinistra dell'Oise, nel quale versa le sue acque presso Compiègne. Ha un corso di 280 km., di cui 117 navigabili.
Dipartimento dell'Aisne. - Ha per capoluogo Laon (15.148 ab.) e comprende le sottoprefetture di Saint-Quintin (37.345 abitanti), Vervins (3210), Soissons (14.460).
Costituito nel 1790 con parte dell'Isola di Francia e parte della Piccardia, l'Aisne ha una superficie di 7428 kmq. Dipende dall'accademia di Lilla, dalla corte d'appello d'Amiens, dalla seconda regione militare e dal vescovado di Soissons, suffraganeo di Reims. Per un tratto di 10 km. segna la frontiera col Belgio.
Salvo nell'estremo NE., dove scisti scuri simili all'ardesia rivelano la vicinanza delle Ardenne, il dipartimento entra interamente nel bacino parigino, ossia è formato da rocce sedimentarie sempre più recenti procedendo dal nord al sud. A nord-est vi è la creta marnosa del Cretacico inferiore che, ricoperta d'argilla silicea, forma una regione umida di praterie e di vincheti: la Thiérache. Quindi compare la creta bianca del Cretacico medio che, nel Vermandois, attorno a San Quintino, è dominata da colline boscose di sabbie terziarie. Più a sud s'estendono il Laonnais, il Soissonnais ed il Valois, piattaforme di calcari eocenici, che l'erosione ha livellate, incise, frantumate in massicci (di Saint-Gobain), o ridotte a dossi (Montagna di Laon). Nel Valois le valli sono anguste, mentre nel Laonnais e nel Soissonnais sono ampie e nel loro fondo, tappezzato d'argilla plastica, accolgono una vita assai animata. Infine, a SE., c'è un piccolo tratto di Brie verdeggiante.
Il clima richiama alla mente quello parigino, ma la lontananza dal mare e l'aumento dell'altitudine verso N., valgono a spiegare alcune caratteristiche: Laon, per esempio, ha un cielo relativamente puro ed estati abbastanza calde perché vi possa vegetare la vite. La piovosità si fa sempre maggiore procedendo verso il settentrione: Soissons riceve in media 574 mm. di acqua all'anno, Laon ne riceve 714 e la Thiérache più di 850. Il dipartimento è attraversato dalla Somme, dall'Oise, dall'Aisne e dalla Marna, collegati tra loro per mezzo di canali, ed è solcato da numerose linee ferroviarie (Parigi-Strasburgo e Parigi-Givet sono le principali).
Sebbene vi siano pochi centri grandi, la densità della popolazione è piuttosto considerevole (58 ab. per kmq.). In realtà, si tratta di una regione con numerose agglomerazioni agricole assai popolose. L'agricoltura è prospera e le colture occupano i 5/7 della superficie totale: frumento, avena, barbabietole, lino, fagioli, ecc. Belle foreste ricoprono gli altipiani di calcare grossolano nelle vicinanze di Villers-Cotterets e di Saint-Gobain. L'industria è sorta per le risorse locali: abbondanza di materie prime, esistenza di corsi d'acqua favorevoli all'arte del tintore, facilità di comunicazioni. Fin dal secolo XII San Quintino è un centro tessile, ehe ha lavorato successivamente il lino, la lana e il cotone, che ha saputo perfezionare la sua industria e ch'è rimasto il centro da cui dipendono le fabbriche e le filande di Laon, di Bohain, di Vervins e di Guisa. La presenza delle sabbie ha fatto sorgere una fiorente industria di vetri e cristalli (Saint-Gobain). A San Quintino, a Hirson e a Guisa si hanno industrie metallurgiche.
Il dipartimento aveva 425.981 ab. nel 1801, ne aveva 555.925 nel 1886, e 421.515 nel 1921; esso ha sofferto assai per la guerra del 1914-18, durante la quale la valle dell'Aisne è stata teatro di tre battaglie (1914-17-18).
Battaglia dell'Aisne (13-21 settembre 1914). - Dopo la battaglia della Marna (6-10 settembre) l'ala destra tedesca aveva ripiegato verso nord e la sera del 12 la 1ª armata si era arrestata sull'Aisne, colla destra nella zona di Compiègne e la sinistra presso Condé a quindici chilometri ad est di Soissons, mentre la 2a armata era sulla Vesle, colla destra presso Reims. Tra le due armate vi era un intervallo di una quarantina di chilometri, difeso da scarse forze (una divisione di fanteria più una brigata di Landswehr e tre divisioni di cavalleria). Il comando supremo tedesco aveva però dato ordine sin dall'11 al generale Heeringen, comandante della 7ª armata (composta dal XV corpo d'armata e dai corpi d'armata di riserva III, IX, XI, e che era già in marcia dal Belgio per prolungare la destra dell'esercito ad ovest della 1ª armata), di destinare parte delle forze per chiudere la falla, mettendosi a disposizione del generale Bülow che aveva il comando di tutta l'ala destra tedesca. Il Bülow, intanto, aveva fatto prolungare la fronte interna delle due armate in modo da diminuire l'intervallo.
Il generale Joffre aveva destinato, per l'attacco della destra tedesca, la 5ª armata, l'armata inglese e la 6ª armata. Quest'ultima avrebbe dovuto avvolgere il fianco destro avversario, procedendo col grosso ad ovest dell'Oise. Ma, superato l'Aisne, il grosso della 6ª armata e l'armata inglese furono arrestati dalla 1ª armata tedesca, talché il movimento aggirante dei Francesi ad ovest dell'Oise venne eseguito da un solo corpo d'armata, il XIII, il quale però, contrattaccato a Noyon il giorno 17 dal IX corpo d'armata della 7ª armata tedesca, dovette ripiegare sino a nord di Compiègne.
Intanto gl'Inglesi, dopo che ebbero conquistato la posizione dello Chemin des Dames a nord dell'Aisne, avevano dovuto arrestarsi per le gravi perdite subìte.
La 5ª armata francese (Franchet d'Espérey) urtò nella 2ª tedesca (Bülow) ed il XVIII corpo d'armata francese (Maud'huy) riuscì a penetrare il giorno 13 nell'intervallo fra le due armate tedesche occupando Craonne e Corbény, ma contrattaccato dal VII corpo d'armata di riserva inviato dal Heeringen in rinforzo al Bülow, il Maud'huy perdette tali località: la lotta quindi si stabilizzò su tutta la fronte dell'Aisne. In tal modo il tentativo di sfruttare, mediante l'inseguimento, la vittoria della Marna non era riuscito. I due avversarî cercarono allora di sopraffarsi, avvolgendo il fianco esterno del nemico. Cominciò quindi la corsa al mare.
Sull'Aisne si passò alla guerra di posizione che durò, senza grandi azioni, sino all'offensiva francese della primavera 1917 (16 aprile-5 maggio 1917) condotta dal Nivelle allo scopo di rompere la fronte tedesca e che condusse invece a gravi perdite ed alla decisione proclamata dal ministro Painlevé alla Camera di astenersi dalle operazioni in grande stile. I Tedeschi poterono così distogliere dalla Francia le forze necessarie per dare il colpo di grazia alla Russia a Riga (settembre 1917), e successivamente per inviare la 14ª armata in aiuto degli Austriaci contro l'Italia (ottobre 1917-gennaio 1918). Secondo il generale francese A. Mangin (Comment finit la guerre, Parigi 1920) all'arresto dell'offensiva di primavera si deve vraisemblablement l'effondrement de la Russie et certainement le désastre de Caporetto.
La zona dell'Aisne fu poi teatro dell'offensiva del maggio 1918 da parte dei Tedeschi che riescirono a superare l'Aisne ed a giungere sino alla Marna. Iniziatasi la controffensiva francese, i Tedeschi in seguito al notevole successo di un attacco francese, sferratosi il 20 agosto a sud-est di Noyon, dovettero sgombrare Soissons e il settore dell'Aisne (v. guerra 1914-1918, campagne 1914-17-18 in Francia).
Bibl.: H. W. C. Dawis, The battle of the Marne and Aisne, Londra 1914, p. 56 (riassunto delle operazioni degli Inglesi); Zwehl (comandante il VII C. A. di riserva tedesco), Maubeuge-Aisne-Verdun, Berlino 1921, p. 216.