aiuto
. In senso proprio, per " soccorso ", " protezione ", il termine compare in Vn XXI 5 intra queste due parti [del sonetto] è una particella, ch'è quasi domandatrice d'aiuto a la precedente parte; Rime LXXXIII 119 Dona e riceve l'om cui questa [la vera leggiadria] vole, / mai non sen dole; / né 'l sole per donar luce a le stelle, / né per prender da elle / nel suo effetto aiuto; Cv IV III 9 e XXVII 18; in Pg XXI 82 l'aiuto / del sommo rege è detto l'intervento di Dio e favore del buon Tito che vendicò le fora / ond'uscì 'l sangue per Giuda venduto. Si trova in contesto allegorico in Pd V 39 'l cibo rigido c'hai preso, / richiede ancora aiuto a tua dispensa (fuori di metafora: la dottrina non assimilata richiede nuovi schiarimenti).
Con significato affine anche in Fiore LXXXII 2, CXXXVI 4 e nelle locuzioni ‛ trovar a. ' (II 3), ‛ domandar a. ' (CXV 7), ‛ fare, dare a. ' (CCX 13, CCXIII 3). Con valore figurato è detto delle persone che porgono soccorso militare, in LXX 10 e menerò con meco, tal aiuto / ched i' quella fortezza abbatterò.
È variante di aiutorio (v.) in Cv IV IV 1.