aiutorio
. Dal latino adjutorium, frequente nelle Sacre Scritture, il sostantivo a. fu spesso usato al tempo di D., come documentano Latini Rettorica [Monaci 97] IV 103 " e per essa medesima [la rettorica] ànno li amici certissimo e sicurissimo aiutorio "; Novellino XXXVIII " Quelli cominciò a gridare aiutorio ", e Bartolomeo da San Concordio 18 4 2 (cit. nel Dizion. del Battaglia) " Tu dai aiutorio al rio uomo ".
Nel senso di " aiuto " s'incontra in Cv III X 8 [la dissimulazione] è simigliante a l'opera di quello savio guerrero che combatte lo castello da uno lato per levare la difesa da l'altro, ché non vanno ad una parte la 'ntenzione de l'aiutorio e la battaglia; IV II 2, IV 1, V 14 e XXVII 18 " O Atene, non domandate a me aiutorio, ma toglietevelo... ", dove D. traduce con a. il termine auxilium del testo ovidiano (Met. VII 507); e così in Pd XXIX 69 Omai dintorno a questo consistorio [al collegio angelico] / puoi contemplare assai, se le parole / mie son ricolte, senz'altro aiutorio.