AIX-LES-BAINS (A. T., 35-36)
Città di 8764 ab. (1921), capoluogo di cantone del circondario di Chambéry (Savoia), dalla quale dista 14 chilometri.
È una stazione idrominerale e turistica di prim'ordine; le sue acque termali (45°), solforose, radioattive, indicate per le varie forme reumatiche e gottose, per alcune dermatosi, per le affezioni articolari croniche, le neuriti e i postumi di traumi, sono celebri fin dall'antichità: le Aquae Allobrogum o Domitianae erano una stazione ben nota al tempo dei Romani, e pare che le prime terme esistessero già nel 125 a. C.; in seguito, la stazione continuò ad esser frequentata, ma si sviluppò in tempi assai più vicini a noi. I re di Sardegna ebbero ad occuparsene sul finire del sec. XVIII, ma soltanto negli ultimi trent'anni del sec. XIX la sua organizzazione poté dirsi un fatto compiuto.
La fortuna d'Aix-les-Bains dipende non solo dall'efficacia delle sue acque termali, ma anche dal fatto che essa è un centro signorile di turismo e di villeggiatura. Il crocicchio delle linee ferroviarie in questo primo sbocco della vallata savoiarda è importantissimo; vi s'incrociano infatti le linee Londra-Parigi-Italia, quella di Ginevra e della Svizzera, quella di Lione e quella di Marsiglia per Veynes e Grenoble. Aix-les-Bains è in una posizione incantevole: essa s'estende sul fianco d'una collinetta solatia, tutta ricoperta di vigneti e d'alberi da frutto, che sale dal lago del Bourget fino alle erte dell'elevato altipiano del Revard (1545 m.), il cui accesso è reso agevole da una ferrovia a cremagliera. Nelle vicinanze della città si offrono alla vista i paesaggi più svariati: paesaggi del Giura al N., rnassiccio della Chartreuse al S., massiccio dei Bauges a E., e tutta la serie dei poggi e delle valli che prendono le montagne savoiarde. Si noti inoltre che le montagne dell'alta Savoia oltre Chambéry sono a due ore appena d'automobile.
Il clima presenta tutte le gradazioni proprie di quella parte della Savoia che costeggia il Rodano: estati con sere fresche e notti deliziose, autunni assolati e ricchi di frutti, inverni non molto rigidi, ma con neve sufficiente per fare dell'altipiano del Revard un ritrovo preferito per gli sport invernali.
La stazione è opportunamente preparata a ricevere i turisti e i bagnanti: 69 alberghi con oltre 7000 letti; 284 ville e appartamenti ammobigliati. Dopo la guerra, il numero dei forestieri che vi soggiornano per una stagione è in continuo aumento: 24.637 nel 1919; 32.263 nel 1923; 41.404 nel 1926. Sono da aggiungersi i turisti di passaggio, per lo meno altrettanto numerosi.
Aix-les-Bains (Aquae Domitianae o Gratianae) possiede parecchie rovine romane: l'arco di Campano, del sec. III o IV, monumento funerario di L. Pompeius Campanus, alcuni resti delle Terme e gli avanzi di un tempio di Diana o di Venere. Questi avanzi sono in parte nascosti in un castello del sec. XVI, che oggi accoglie il Municipio e il piccolo Museo Lépic; vi si conserva una raccolta di oggetti ricuperati nelle città lacustri del lago del Bourget. Il grande stabilimento termale fu cominciato nel 1857 dal re Vittorio Emanuele II, finito dal governo francese, e più volte ingrandito.
Bibl.: Aix ancien et moderne, Chambéry s. a.; Aix-les-Bains, Marlioz et leurs environs, Parigi 1876.