Uomo politico tunisino (Monastir 1903 - ivi 2000). Aderì giovanissimo nel 1922 al partito costituzionale (Destūr) in seno al quale divenne, nel 1932, il maggior esponente della corrente rigorosamente indipendentista, poi staccatasi dal partito nel 1934 col nome di Neo-Destūr. Più volte imprigionato dai Francesi (1934-36, 1938-43, 1952-54), dal 1954 al 1956 prese parte alle trattative che condussero all'indipendenza tunisina (marzo 1956). Primo ministro e presidente dell'Assemblea costituente (1956-57), quando nel luglio 1957 fu proclamata la repubblica ne fu eletto presidente. Riconfermato in tale carica nel 1959, 1964 e 1969, nel 1974 fu proclamato presidente a vita del partito (dal 1964 Partito socialista desturiano) e nel 1975 presidente a vita della repubblica. La sua politica interna, piuttosto moderata nonostante la dichiarata ispirazione socialista, non ha mancato di assumere caratteri pesantemente repressivi, in particolare nei confronti del movimento sindacale. Sul piano internazionale, ha mantenuto un atteggiamento sostanzialmente filoccidentale e favorevole a una soluzione di compromesso del conflitto arabo-israeliano. Nel nov. 1987 è stato destituito, ufficialmente per motivi di salute, dal primo ministro A. Ben Ali.