Geografo arabo (n. 1099 circa - m. 1164 circa). Per invito di re Ruggero, attese più anni a Palermo alla costruzione di un gran planisfero d'argento e alla redazione dell'opera geografica volta a illustrarlo. Questa Nuzhat al-mushtāq, famosa tra gli arabi anche col nome Kitāb Rugiār ("Libro di Ruggero"), fu ultimata nel 1154, e se per certe regioni africane e asiatiche riproduce ancora elementi tolemaici, per il resto non solo offre la somma di quanto si desumeva dalle opere arabe, ma presenta anche preziose notizie originali persino riguardo a paesi del tutto inesplorati a quel tempo, come le regioni baltiche; al-I. stesso curò dell'opera due altre redazioni, una perduta, l'altra abbreviata e con prevalenza dei dati itinerarî.