Khuwarizmi, al-
Khuwārizmī, al- nome con cui è noto Muḥammad ibn Mūsā (780 ca - Baghdad 850 ca) matematico, geografo e astronomo di cultura araba originario della provincia persiana del Khorasan. Visse agli inizi dell’epoca degli Abbasidi, nel clima di grande interesse per le scienze promosso da questa dinastia. Poco si conosce della sua vita; certamente egli operò nell’ambito della Bayt al-Hikma (Casa della sapienza), un’importante istituzione culturale araba paragonabile all’antico Museo di Alessandria, che possedeva la più grande biblioteca del tempo, dopo la distruzione di quella di Alessandria. In essa al-Khuwārizmī poté studiare e tradurre manoscritti filosofici e scientifici di epoca greca classica ed ellenistica. La sua opera principale, al-Kitāb al-mukhtasar fi hisab al-giabr wa’l-muqābala (Manuale di calcolo per completamento e riduzione, 830 ca), contiene una presentazione sistematica dei metodi risolutivi delle equazioni algebriche di primo e secondo grado. La sua influenza è testimoniata dal fatto che il termine algebra deriva dalla parola al-giabr contenuta nel titolo dell’opera, che allude al «completamento», cioè alla trasformazione che si opera nella risoluzione di un’equazione quando si addizionano due termini uguali a sinistra e a destra del simbolo di uguaglianza. Di gran lunga più importante un altro scritto, grazie al quale si diffuse in Occidente il sistema posizionale indiano che, venuto a conoscenza degli arabi, prese da essi il nome: la scrittura posizionale dei numeri, che assegna valori differenti a una stessa cifra in dipendenza dalla sua posizione entro il numero, costituisce una delle più grandi conquiste del pensiero matematico. A questo sistema, che rendeva possibile ricondurre l’esecuzione di operazioni matematiche all’applicazione di semplici procedure canoniche, restò associato il nome latinizzato del matematico, Algorizmi, da cui il termine algoritmo.