al-MANṢÜR
ÜR Soprannome (laqab; propr. "colui che è stato fatto vincitore per mezzo di Dio"), col quale sono noti, meglio che con il loro nome personale, alquanti personaggi musulmani, dei quali i principali sono: al-Mansür ‛Abdallāh b. Muḥammad Abū Gia‛far, secondo califfo della dinastia degli ‛Abbāsidi, successo nel 136 eg. (754 d. C.) al fratello Abū'l-‛Abbās, morto nel 158/775. Ottimn condottiero, politico accorto e privo di scrupoli, seppe consolidare lo stato appena costituito e minacciato da ribellioni interne e da guerre esterne; ma non poté impedire il distacco dall'impero islamico della Spagna, costituitasi a stato indipendente sotto un principe omayyade. Il suo nome è anche celebre nella letteratura araba, per la protezione accordata alla letteratura e alla nascente cultura scientifica. È il fondatore della nuova capitale, Baghdād (v.), il cui quartiere centrale prese da lui il nome di al-ManŞūriyyah. al-ManŞūr Muḥammad b. ‛Abdallāh Abū ‛Åmir Ibn Abī ‛Āmir, Almanzor nelle fonti spagnole, fu ministro dei califfi omayyadi di Cordova al-Ḥakam II e Hishām II, sottti il quale ultimo (salito al trono nel 366/976) egli, che da una posizione subordinata aveva saputo raggiungere i sommi gradi della gerarchia amministrativa, fu di fatto il signore assoluto dello stato, mentre al califfo non rimase che il titolo sovrano. Intraprese guerre fortunate nel Marocco e specialmente nel nord della Spagna, sconfiggendo la coalizione di Leon con Castiglia e Navarra e costringendo Ramiro III di León a dichiararsi vassallo del califfo. Le schiere musulmane si spinsero fino a Barcellona e a Santiago de Compostella. al-M., celebre, oltre che per le sue imprese militari e per la sua sapiente amministrazione civ. e e finanziaria, anche per la sua attività di costruttore (la città residenziale al-Madīnāh az-Zāhirah, l'ampliamento della famosa moschea di Cordova), per lo sfarzo della sua vita mondana e per il favore concesso ai letterati, morì, durante una campagna contro la Castiglia, nel 392/1002. Il nome di al-Manṣūr è stato portato anche, tra gli altri, da due principi della dinastia persiana dei Sāmānidi (v.) nel sec. IV/X, da un sultano dei Ḥammāditi (v.) in Tunisia nel sec. V/XI, da uri sultano della dinastia sa'dita nel Marocco (986/1012 eg., 1578/1603), vincitore del re Sebastiano del Portogallo nella battaglia di Alcazarquivir, che pose fine ai tentativi portoghesi di conquista del Marocco.