ALACARIDI (dal gr. ἅλς "mare" e ἅκαρι "acaro"; lat. scientifico Halacaridae Murray 1877)
Famiglia d'Idracarini, ricca di una ventina di generi e di circa 150 specie, che annovera oltre alle marine anche un esiguo numero di forme proprie delle acque dolci, mentre d'altra parte gli Hygrobatidae, caratteristica famiglia d'acqua dolce, sono rappresentati in mare da almeno due generi (Pontarachna e Litarachna) Le prime notizie sicure sugli Alacaridi risalgono a J. Chr. Fabricius (Species insectorum ecc., Amburgo 1781, II: p. 491, Acarus zosterae; p. 493, Acarus fucorum):
Fra gl'Idracarini, gli Alacaridi si distinguono per numero e disposizione delle piastre chitinose dell'integumento, palpo mascellare tetrarticolato (raramente triarticolato), zampe a sei articoli, inadatte al nuoto. Le forme marine mancano di sistema tracheale, carattere comune anche agl'Igrobatidi marini, coi quali gli Alacaridi condividono la vita nella zona litorale. ci è però nota qualche forma abissale (1400 m.) e qualche raro caso di parassitismo. Alcune specie d'acqua dolce possono vivere in sinecia nella cavità branchiale del gambero (Potamobius astacus). Generi principali: Copidognathus, Rhombognathus, Halacarus, ecc. (v. acari).
Bibl.: Per i lavori posteriori alla pubblicazione di Lohmann (1901), in Das Tierreich, si possono consultare, per le forme marine: K. Viets, Halacaridae, in Die Tierwelt der Nord u. Ostsee di Grimpe e Wagler, Lipsia 1927, fasc. 10°; per le forme d'acqua dolce, Hydracarinologisches del medesimo autore, in Internat. Rev. Ges. Hydrog., XII (1924), p. 293 segg., e A. Migot, Le premier halacaride d'eau douce de la faune française ecc., in Bull. Soc. Zool. de France, LI (1926), p. 373.