DELON, Alain
Attore cinematografico francese, nato a Sceaux (Hauts-de-Seine) l'8 novembre 1935. Di famiglia popolana, vive un'adolescenza irrequieta, si arruola volontario nel corpo speciale dei paracadutisti e combatte nella guerra d'Indocina. Smobilitato, esercita mestieri precari finché, nel 1957, si accosta al cinema e ben presto, agevolato dalla prestanza fisica e da un buon professionismo, interpreta da protagonista film di rilievo, come Plein soleil (Delitto in pieno sole, 1959), storia torbida e convulsa di tradimento dell'amicizia; e Quelle joie de vivre (Che gioia vivere!, 1961), ambedue diretti da R. Clément. La popolarità gli arride con i due capolavori di L. Visconti, Rocco e i suoi fratelli (1960) e Il Gattopardo (1963). Del 1962 è L'eclisse, in cui M. Antonioni affida a D. uno dei rari personaggi borghesi, un agente di cambio intraprendente e amorale. Altre interpretazioni di rilievo D. offre in La prima notte di quiete di V. Zurlini (1972); e nei due film di J. Losey L'assassinio di Trotsky (1971) e Mr. Klein (1976), forse la sua migliore prova, nel ruolo di un cinico affarista in crisi d'identità nella Parigi occupata dai nazisti. A dare all'attore la massima popolarità sono comunque i film polizieschi o criminali, soprattutto quelli diretti da J.-P. Melville: Le samouraï (Frank Costello, faccia d'angelo, 1967), Le cercle rouge (I senza nome, 1970), Un flic (Notte sulla città, 1972); e quelli diretti da J. Deray, Borsalino (1970), Borsalino & Co. (1974), Flic Story (1975). Come produttore e regista D. ha girato La peau d'un flic (Per la pelle d'un poliziotto, 1981) e Le battant (Braccato, 1982). Nel 1989 ha recitato in Nouvelle vague di J. L. Godard.
Bibl.: H. Rode, Delon, Parigi 1982; O. Dazat, A. Delon, ivi 1988.