SOUTTER, Alain
Regista del cinema svizzero romando, nato a Ginevra il 2 giugno 1932. Dopo alcune esperienze televisive, soprattutto in collaborazione con C. Goretta e A. Tanner, esordisce nel cinema nel 1966 con La Lune avec les dents, in cui si profilano già quei suoi gusti per l'indagine psicologica approfondita e quelle sue ricerche stilistiche un po' astratte che si ritrovano, sempre più solidi e consci, nei film del suo periodo più maturo, specie ne Les Arpenteurs, 1971, ne L'Escapade (Coppie infedeli), 1973, e in Repérages, 1977, in cui la realtà si affianca regolarmente con l'insolito e la sua osservazione si veste di accenti segretamente visionari, con un linguaggio sospeso e sottilmente interiore. Di particolare rilievo le più recenti creazioni televisive, anche su propri soggetti, come Les nénuphars, 1971, e Ce Schubert qui décoiffe, 1973.
Bibl.: M. Boujout, L'Escapade ou le cinéma selon Soutter, Losanna 1974; F. Buache, Le cinéma suisse, ivi 1974.