TANNER, Alain
Regista del cinema svizzero, nato a Ginevra il 6 dicembre 1929. Gli si debbono, insieme con C. Goretta e dopo un soggiorno a Londra alla fine degli anni Cinquanta negli ambienti del free cinema inglese, il rinnovamento e le prime affermazioni internazionali della cinematografia elvetica di cui oggi è uno degli esponenti maggiori. Il film che concorre a imporlo all'attenzione della critica è Charles mort ou vif, 1969, non estraneo a certi echi godardiani, subito seguito, però, da opere in cui, soprattutto nell'ambito dell'impegno sociale, si va sempre più precisando una robusta personalità d'autore. Tra queste, La salamandre, 1971, sugli pseudo paradisi della borghesia svizzera; Le milieu du monde, 1974, sul disagio di vivere; Jonas qui aura vingt-cinq ans en l'an 2000, 1976, in cui una riflessione attenta sulla società di oggi e il suo avvenire si affida a modi di rappresentazione sempre in felice equilibrio fra realismo e visionarietà. Il suo film più recente è Messidor, 1979, una meditata parabola, fra la commedia e il dramma, sulla gioventù contemporanea e sui guasti di cui sono responsabili nei suoi confronti i mezzi di comunicazione, in primo luogo la televisione.
Bibl.: M. Boujout, Le milieu du monde ou le cinéma selon A. Tanner, Losanna 1974, con filmografia e bibliografia, F. Buache, Le cinéma suisse, ivi 1974.