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ALBA FUCENTE

di J. Mertens - Enciclopedia dell' Arte Antica (1994)
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Vedi ALBA FUCENTE dell'anno: 1958 - 1973 - 1994

ALBA FUCENTE

J. Mertens

(v. vol. I, p. 192 e s 1970 p. 24). - La continuazione degli scavi ha consentito di approfondire alcuni problemi relativi alla topografia del centro urbano e alla storia della colonia romana. Nel settore meridionale della città è stata individuata una vasta piazza (c.a m 90 X 50) che si apriva davanti al teatro e che costituiva la continuazione dei Portici di Ercole. Circondata da un porticato, essa è chiusa a S da un'esedra, impostata di fronte a un tempietto attorniato da alcuni altari. Lo scavo in questa zona ha restituito frammenti di statue e di rilievi, molti dei quali attestano la presenza di culti egizi.

Al centro della città, і lavori hanno consentito di completare la planimetria urbana e di portare alla luce un impianto residenziale molto ricco. Nel quadro generale dei lavori di restauro dell'anfiteatro è stata scavata un'altra villa ellenistica, con pavimenti musivi e intonaci dipinti, caratteristici del I sec. a.C. Questo complesso fu in seguito tagliato dalla costruzione dell'anfiteatro. Presso l'angolo N della basilica, in asse con la Via dei Pilastri, fu scavato un piccolo edificio absidato, databile in età tardoromana, il quale si sovrappose, probabilmente nel IV o nel V sec. d.C. a resti precedenti, in seguito a una parziale distruzione della città. All'estremità о del cardine furono effettuati altri scavi, allo scopo di verificare un'ipotesi di C. Promis, che localizzava in quest'area un tempio antico. Nel Medioevo sorgeva qui la chiesa di S. Maria, attualmente scomparsa: si trattava di un edificio a tre navate, impostato sulle fondazioni di un imponente monumento addossato alle mura romane.

Altre ricerche hanno avuto come oggetto la storia più antica e l'epoca della fondazione della colonia (304 a.C.): alcuni sondaggi stratigrafici sono stati effettuati nel foro, nella basilica, al centro della città e lungo il muro di cinta a O. Ne risulta che la città fu fondata ex novo, sul sito di un piccolo insediamento indigeno. La messa in opera di una fognatura nel moderno paese di Albe ha fornito alcuni elementi nuovi circa la planimetria urbana, mentre le prospezioni nei dintorni della città antica hanno consentito di precisare il tracciato dell'acquedotto e il percorso della Via Valeria nella zona del Fucino.

Bibl.: AA.VV., Alba Fucens, (Études de Philologie, d'Archéologie et d'Histoire Anciennes publiées par l'Institut Historique Belge de Rome, XIIXIII), I-II, Bruxelles 1969; G. Schmiedt, Atlante aerofotografico delle sedi umane in Italia, II, Firenze 1970, p. 99 s., tav. CXII; F. De Ruyt, L'agenouillement dans l'iconographie antique de la prière, à propos d'un ex voto romain découvert à Alba Fucens en 1970, in BABelgique, s. V, LVII, 1971, pp. 205-216; H. Lauter, Heiligtum oder Markt?, in AA, 1971, pp. 55-62; F. De Ruyt, Un petit buste d'Agrippine en bronze doré provenant d'Alba Fucens, in RendPontAcc, XLIV, 1971-72, pp. 151-166; id., La tentative d'assèchement du lac Fucin sous l'empereur Claude et la découverte d'un buste d'Agrippine en bronze doré à Alba Fucens, in BABelgique, s. V, LIX, 1973, pp. 53-66; V. Santamaria Scrinari, Alba Fucens di Massa d'Albe, Terni 1976; J. Mertens, La stratigraphie et l'évolution planimétrique du centre monumental d'Alba Fucens et de Herdoniae, in Thèmes de recherches sur les villes antiques d'Occident. Colloque, StrasbouṚg 1971, Parigi 1977, pp. 253-264; H. Devijver, F. Van Wonterghem, Die Inschriften von Alba Fucens und die Gens Herennia, in AntCl, L, 19S1, pp. 242-257; J. Mertens, Alba Fucens, Lovanio 1981; M. Buonocore, Monumenti funerari romani con decorazione ad Alba Fucens, in MEFRA, XCIV, 1982, pp. 715-741; F. De Ruyt, Alba Fucens, III, Sculptures d'Alba Fucens (Études de Philologie, d'Archéologie et d'Histoire Anciennes publiées par l'Institute Historique Belge de Rome, XXI), Bruxelles 1982; H. Devijer, Considerazioni sulle iscrizioni latine di Alba Fucens, in ZPE, LII, 1983, pp. 183-198; J. Мегtens, Alba Fucens, une cité antique dans un village moderne, in Caesarodunum, XVII bis, 1983, pp. 407-418; F. Van Wonterghem, La Via Valeria nel territorio di Alba Fucens, in ActaALov, XXII, 1983, pp. 3-38; H. Devijver, F. Van Wonterghem, Der Campus der römischen Städte in Italien und im Westen, in ZPE, LVII, 1984, pp. 195-206; iid., Documenti epigrafici riguardanti l'acquedotto e il teatro di Alba Fucens. Gli interventi di due magistrati benefattori nel I secolo d.C., ibid., LVIII, 1985,1pp. 163-181; J. C. Balty, Une grande maison urbaine d'Alba Fucens: contribution à l’étude de l'architecture domestique en Italie centrale, ActaALov, XXIV, 1985, pp. 19-31; K. Maes, F. Van Wonterghem, Il settore sud-est del centro monumentale di Alba Fucens, ibid., pp. 119-137; F. Van Wonterghem, Un curator arcae sevirum ad Alba Fucens, in AncSoc, XV-XVII, 1984-1986, pp. 155-166.

)

Vocabolario
alba¹
alba1 alba1 s. f. [lat. alba, femm. sostantivato dell’agg. albus «bianco»]. – 1. a. La fase di passaggio dalla notte al giorno, in cui, per effetto della rifrazione e della diffusione dei raggi solari nell’atmosfera, si manifesta il primo...
alba²
alba2 alba2 s. f. [dal lat. alba (camisia) «camicia bianca»]. – Nome antico della veste liturgica oggi detta càmice. Nell’alto medioevo era anche nome della tunica clericale di tutti i giorni.
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