PHILLIPS, Alban William Housego
Economista neozelandese, nato a Te Rehunga il 18 novembre 1914, morto ad Auckland il 4 marzo 1975. Abbandonata la scuola all'età di 15 anni, si diplomò a Londra come tecnico elettrico (1938) e solo dopo la seconda guerra mondiale riprese gli studi universitari. Iscrittosi alla London School of Economics (LSE) come studente di sociologia, volse rapidamente i suoi interessi all'economia; nel 1950 fu nominato assistente presso la stessa università, nel 1952 ottenne il Ph. D., due anni dopo divenne reader e nel 1958 fu nominato Tooke Professor sempre alla LSE, dove rimase fino al 1967, quando accettò una cattedra presso la Australian National University di Canberra. Nel 1969 fu colpito da una grave paralisi e fece ritorno in Nuova Zelanda.
Il suo nome è indissolubilmente legato alla famosa ''curva di Phillips''. In un articolo del 1958 (The relation between unemployment and the rate of change of money wage rates in the United Kingdom, 1861-1957, in Economica), ormai divenuto un classico, Ph. studiò il rapporto fra tassi di variazione dei saggi salariali e tassi di variazione della disoccupazione, individuando l'esistenza di una stabile relazione funzionale inversa fra queste due variabili. L'articolo diede vita a un vastissimo dibattito che presto si concentrò sulla relazione inversa fra tasso d'inflazione e tasso di variazione della disoccupazione piuttosto che sulla relazione originariamente studiata da Phillips. Ipotizzando che la ''curva di Ph.'' sia stabile, fu postulata l'esistenza di un trade-off fra disoccupazione e inflazione: le misure di politica economica possono ridurre la disoccupazione solo accettando di pagare il prezzo di un tasso d'inflazione più elevato. Ciò, tuttavia, venne messo in discussione alla fine degli anni Sessanta dai monetaristi, che sostennero che una relazione inversa fra inflazione e disoccupazione esiste solo nel breve periodo. Nel lungo periodo, tentativi di ridurre la disoccupazione al di sotto del cosiddetto ''tasso naturale di disoccupazione'' sono destinati a produrre solo maggiore inflazione. Questa posizione è stata ulteriormente radicalizzata introducendo l'ipotesi di aspettative razionali, secondo la quale la curva di Ph. non è valida nemmeno nel breve periodo. Sebbene sia noto soprattutto per il suo articolo del 1958, Ph. si occupò a lungo di problemi di stabilizzazione e controllo dell'economia e, infine, dedicò gli ultimi anni di attività allo studio dell'economia cinese.
Fra le altre sue opere ricordiamo: Mechanical models in economic dynamics, in Economica (1950); Stabilization policy in a closed economy, in Economic Journal (1954); Some notes on the estimation of time-forms of reactions in interdependent dynamic systems, in Economica (1956); Stabilization policy and the time-forms of lagged responses, in Economic Journal (1957); Models for the control of economic fluctuations, in Mathematical model building in economics and industry (1968).