albergo diffuso
albèrgo diffuso locuz. sost. m. – Struttura ricettiva turistica caratterizzata da una dislocazione degli ambienti in più stabili distribuiti orizzontalmente in un territorio delimitato, in genere di un piccolo centro urbano, coordinati da un ufficio centrale che gestisce le operazioni di prenotazione e i servizi comuni. L’a. d., ricavando i locali all’interno di edifici preesistenti ristrutturati e valorizzati per le finalità di accoglienza turistica, contribuisce al recupero del patrimonio materiale e culturale dei territori in via di spopolamento e propone al turista un’esperienza di immersione nella vita del borgo e dei suoi residenti. Il modello di ospitalità è stato ideato in Italia negli anni Ottanta del 20° secolo da Giancarlo Dall’Ara, autore di Manuale dell'albergo diffuso. L'idea, la gestione, il marketing dell'ospitalità diffusa, 2010. Questa struttura turistica ha ottenuto riconoscimento e regolamentazione nella normativa regionale a partire dal 1998 in Sardegna, seguita da Friuli-Venezia Giulia (2002), Marche, Umbria (2006), Liguria, Emilia-Romagna, Provincia Autonoma di Trento (2007), Calabria, Toscana, Basilicata, Lazio (2008), Molise, Lombardia (2010), Valle d’Aosta, Puglia (2011) e Campania (2012). L’Associazione nazionale alberghi diffusi (ADI), istituita nel 2006, al giugno 2012 riconosce sessantuno strutture operanti in Italia e una in Spagna.