ALBERICO da Marcellise
Nato in Verona dopo il 1340 da Guglielmo da Marcellise, fu molto probabilmente allievo del grammatico veronese Marzagaia. Sposò nel 1364 Lucia di Giovanni, scultore: l'atto del matrimonio è il primo documento che parla di lui. Fu maestro di grammatica, notaio e cancelliere degli Scaligeri. Per tale ufficio sottoscrisse al testamento di Cansignorio del 17 ott. 1375 e trattò a nome di Bartolomeo e Antonio della Scala con Nicolò d'Este, marchese di Ferrara, per ottenere loro dall'imperatore Carlo IV il vicariato di Verona e Vicenza. Quale cancelliere della signoria veronese, A. figura ancora in due documenti del 1380 e del 1381. Tenne scuola di grammatica in una sua casa nella contrada di S. Matteo. Scrisse, in un latino contorto e oscuro, una Congratulatio, edita dal Biadego, per la nascita di Can Francesco, figlio di Antonio della Scala e di Samaritana da Polenta. La sua speranza di divenire il precettore dell'erede scaligero andò delusa per la caduta della signoria veronese (1387). Morì in Verona il 6 sett. 1398, lasciando con testamento agli eredi una fortuna di ben 5000 lire veronesi in beni posti in città. Ebbe quattro figli: Cristoforo, Azzone, Verde e Almerina.
Bibl.: G. Biadego, Per la storia della cultura veronese nel sec. XIV: A. da M. maestro di grammatica e cancelliere scaligero, in Atti d. R. Ist. veneto di scienze, lettere ed arti, LXIII, 2 (1903-04), pp. 587-603; Id., La "Congratulatio" di A. da M. per la nascita di Cane Francesco della Scala, ibid., pp. 1049-1054.