Autore del più antico poema volgare su Alessandro Magno (inizio sec. 12º) di cui resta solo un frammento in lasse monoassonanzate di ottosillabi. A. trasse la leggenda dall'epitome di Giulio Valerio. Il poema fu tradotto in tedesco dal Minnesinger Lamprecht, verso il 1132 e rimaneggiato in dialetto pittavino verso la metà del secolo.