GENTILI (e non Gentile), Alberico
Giurista, nato in San Ginesio (Marche) nel 1552, morto a Londra il 19 giugno 1608. Si laureò a Perugia in diritto civile; tornò poi a S. Ginesio ove, fra l'altro, compilò gli statuti civici. Quando il padre sospetto di protestantismo dovette fuggire da S. Ginesio e riparò in Carniola, egli lo seguì. Nell'autunno del 1582 andò a Oxford dove, con l'appoggio del conte di Leicester, cancelliere dell'università, ebbe (1587) la cattedra di diritto civile.
La sua fama di fondatore del diritto internazionale si deve specie a pubbliche dispute sul diritto di guerra e all'opera De iure belli (ed. a cura di T.E. Holland, Oxford 1877). Un'applicazione delle teorie espresse nel De iure belli è nelle Hispanicae advocationes (ed. critica, New York 1921): da ricordara pure la sua strenua e imparziale difesa degli antichi interpreti italiani nei dialoghi De legum interpretibus. Degli Opera Omnia del G. furono pubblicati soltanto due volumi (Napoli 1770).
Bibl.: Reiger, Comment. de A. Gent. Grotio praeeunte, Groninga 1867; A. Pierantoni, A. G., la sua vita, il suo tempo, le sue opere, Napoli 1875; G. Speranza, A. G., Roma 1876 seg.; A. Fiorini, Del dir. di guerra di A. G., Livorno 1877; A. Mulas, Pierino Belli ed A. G., Torino 1878; A. Saffi, Di A. G. e del diritto delle genti, Bologna 1878; T. E. Holland, Stud. in intern. Law, Oxford 1898 seg., II; T. A. Walker, History of Law of Nat., Cambridge 1899, p. 255 segg.; F. F. Abbot, A. G. and his Advocat. Hispan., in The Americ. Journ of intern. Law, X (1916), p. 737 seg.; B. Brugi, I dialoghi di A. G. ecc., nei Saggi per la storia della giurisprudenza, Torino 1915, 1ª ristampa 1921, pp. 78-88.