ALBERO DEL PANE (lat. scient. Artocarpus incisa L. f.; fr. arbre du pain; sp. árbol del pan; ted. Brotbaum; ingl. bread-fruit tree)
Albero alto persino 20 m., indigeno delle isole della Sonda, ma coltivato sin da epoca remota nei tropici e specialmente nelle isole dell'Oceano Pacifico. Fornisce un latice vischioso che è un medicamento per i Polinesiani; il legno serve alla costruzione delle case e delle piroghe; la scorza è tessile. Ma l'albero del pane è soprattutto coltivato per l'enorme fruttescenza (sincarpo), con ricettacolo carnoso ricco di fecola, che ha tutte le proprietà alimentari del pane, si mangia bollito o cotto sotto la cenere, e si dissecca per conservarlo: sono pure commestibili i fiori maschili e i semi. Sicché tutto è sfruttato di questo albero, di cui tre individui sono sufficienti ad assicurare per un anno l'alimentazione dell'uomo; e ciò spiega le leggende della sua origine celeste e l'ammirazione dei viaggiatori e dei botanici, che primi lo fecero conoscere, tra cui ricordiamo il Rumphius, che lo chiama Soccus major, il Rhede, che lo chiama Tsaja marum, ecc. (v. artocarpus).