BESNARD, Albert
Pittore, nato il 2 giugno 1849 a Parigi, fu allievo del Cabanel alla Scuola di belle arti e vinse il premio di Roma nel 1874; dal 1879 al 1881 abitò in Londra ove dipinse una serie di ritratti (lord Wloseley, generale Green, ecc.) e tornò poi a stabilirsi a Parigi. In codeste sue prime opere prevalgono le tonalità grigio-bianche, espressione del plenairismo allora dominante con Bastien Lepage; più tardi, sotto l'influenza dell'impressionismo, il B. ricerca con libertà crescente il giuoco dei colori, dei riflessi, il fluido muoversi della luce, i difficili problemi della luminosità artificiale. Nei ritratti e negli studî di nudo, come nei paesaggi e nelle pitture decorative il tema principale del B. è lo studio dei valori e il loro giuoco sulla superficie dei corpi, la luminosità dell'atmosfera che prolunga i contorni delle cose. Il ritratto della signora Jourdain (La donna tra due riflessi) quello dell'attrice Réjane (Ritratto di teatro) sono opere smaglianti e caratteristiche. Ma specialmente come decoratore il B. ha segnata nella storia dell'arte della seconda metà del sec. XIX un'impronta profonda. Alla convenzione "murale" e giottesca di Puvis de Chavannes, egli ha sostituito un linguaggio più libero, un' eloquenza più pittoresca e smagliante, studiandosi di rinnovare attraverso la sua tecnica raffinatissima e la sua facile invenzione la tradizione francese del Lebrun e del Delacroix, derivata da Pietro da Cortona e dai secentisti italiani. Questa è la parte migliore dell'attività del B. Sono opera del B. le composizioni decorative del palazzo municipale del 1° circondario di Parigi; e inoltre sei pannelli decorativi nella scuola di farmacia di Parigi; la vòlta del salone delle scienze nel palazzo municipale di Parigi, otto pannelli per la cappella di Berck-sur-Mer, la cupola del Petit Palais agli Champs Elysées e la vòlta della Comédie Française, e un numero infinito di studî e d'impressioni ad olio e a pastello. Il B. rivela intense sensazioni di colorista nei toni di ocra, azzurro, arancio, giallo oro, verde, uniti a rare e preziose tonalità madreperlacee. Pittore di una cultura eclettica e di ricca fantasia decorativa, il B. occupa un posto insigne fra l'impressionismo e la tradizione plastica della pittura. Nel 1908 ha fatto un viaggio nelle Indie e durante la guerra è stato direttore dell'Accademia di Francia a Roma. Direttore della Scuola di belle arti a Parigi dopo la morte di Léon Bonnat, fondatore del Salon delle Tuileries nel 1922, la sua opera di acquafortista è forse ciò che di più intimo e di più sincero resterà di questo brillante maestro. Il B. è anche membro dell'Accademia di Francia.
Bibl.: F. Jourdain, Le peintre A. B., Parigi 1883; R. Marx, Le peintre A. B., Parigi 1893; G. Mourey, A. B., Parigi 1906; Fr. Monod, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909; C. Mauclair, A. B., l'homme et l'oeuvre, Parigi 1914; G. Lecoute, A. B., Parigi 1915; H. Coppier, L'oeuvre de guerre de A. B., Parigi 1919; id., L'oeuvre gravée de B., Parigi 1921. Scritti di A. Besnard: L'homme en rose, Parigi 1912; Sous le ciel de Rome, Parigi 1925.