SABIN, Albert Bruce
Medico, nato a Bialystok (Polonia) il 26 agosto 1906; naturalizzato americano nel 1930. Ha conseguito la laurea nella School of medicine di New York e svolto attività di ricerca presso il Rockefeller Institute della stessa città (1931-39). Nel 1939 è stato assunto dalla università di Cincinnati (Ohio) dapprima come professore aggregato di pediatria, quindi (1946) come professore di ricerche pediatriche. Dal 1941 è consulente della Commissione militare per le malattie da virus neurotropi. S. ha orientato le sue ricerche a varî problemi (eziopatogenesi, prove diagnostiche, profilassi) di molte malattie infettive (toxoplasmosi, encefalite giapponese tipo B, dengue, altre virosi), ma ha dedicato le sue maggiori energie al tema della poliomielite impegnandosi - per usare una sua felice espressione - in una "guerra privata" contro tale malattia.
In questo campo hanno avuto particolare importanza la dimostrazione data in collaborazione con P. Oitsky della coltivabilità del poliovirus su tessuto nervoso (1936), quella della sua primitiva localizzazione nell'apparato digerente e soprattutto il felice risultato delle ricerche con cui nel 1953 ottenne da tre ceppi di poliovirus un mutante adattativo, privo di effetto paralizzante ma capace di moltiplicarsi agevolmente nell'uomo sviluppando una valida protezione immunitaria contro la poliomielite. Per tali caratteristiche S. nel 1956 propone l'uso di questo virus come vaccino antipolio. I risultati ottenuti a tutt'oggi - riferiti a circa 100.000.000 di vaccinati - sembrano quanto mai soddisfacenti: l'incidenza delle risposte immunitarie è stata elevatissima, la morbosità per poliomielite nelle popolazioni vaccinate si è notevolmente abbassata e in tempo di epidemie la vaccinazione ha dato luogo a immediata e netta diminuzione dei casi, con arresto delle manifestazioni epidemiche; le uniche riserve che si avanzano concernono la relativa brevità del periodo di osservazione delle popolazioni vaccinate.
Bibl.: A. Giovanardi, La vaccinazione contro la poliomielite, in Rassegna clinico-scientifica, XXXVII, p. 233.