GIRAUD, Albert
Pseudonimo di Marie-Émile Albert Kayenbergh, nato il 23 giugno 1860 a Lovanio, morto il 26 dicembre 1929 a Bruxelles. Datosi presto al giornalismo, fu uno dei promotori più ardenti del rinnovamento letterario, di cui fu organo la rivista La Jeune Belgique intorno al 1880. Seguace dei parnassiani francesi, si curò della perfezione formale, con un'arte di squisita nobiltà. La sua opera, comprendente una dozzina di raccolte di poesie, canta la nostalgia di sentirsi esiliato in un'epoca senza bellezza e l'evasione (cfr. la raccolta Hors du Siècle, 1888 e 1897) verso un passato di grandezza o verso la gloria serena dell'antica Grecia (La Guirlande des Dieux, 1910; La Frise empourprée, 1912; Bros et Psyché, 1914). La guerra l'ha richiamato tuttavia al suo tempo, con Le Laurier (1919), pieno di accenti vendicativi.
Bibl.: A. Mockel, A. G., Bruxelles s. a.; H. Liebrecht e G. Rency, Hist. illustrée de la litt. belge de langue française, 2ª ed., Bruxelles 1931.