Famiglia comitale toscana, le cui prime tracce risalgono al sec. 10º: si divide in parecchi rami che prendono nome dai varî feudi (per es. di Vernio, di Capraia, di Mangona). Nel sec. 12º il ramo più potente era quello di Prato, impadronitosi dei beni dei conti Cadolingi, per il matrimonio di Tancredi, detto Nontigiova, con la vedova di Ugo dei Cadolingi (m. 1131). Goffredo, fratello di Tancredi, era, nello stesso tempo, vescovo di Firenze. I conti A. cercarono di opporsi all'espansione del comune fiorentino verso occidente, dove essi avevano i loro feudi, ma con Alberto (m. 1203), figlio di Nontigiova, perdettero i loro castelli più validi, dopo aver dovuto accettare la compartecipazione di Firenze ai dazî delle terre tra l'Arno e l'Elsa, mentre anche il ramo di Capraia si sottometteva al comune. La famiglia si estinse nei primi decennî del sec. 14º. Alessandro e Napoleone, fratelli, che si tradirono l'un l'altro, son messi da Dante nella Caina (Inf., XXXII 55-60).