ALBERTI, Alberto
Figlio di Giovanni di Berto (detto Liso), nacque a Borgo Sansepolcro nel 1525 (o 1526) e fu architetto, ingegnere militare, scultore, pittore, intagliatore in legno. Per quanto la maggior parte della sua opera sia andata distrutta o dispersa, o comunque nulla se ne sappia, ha lasciato fama, se non di originale artista, di apprezzato e stimato artigiano.
Oltre i lavori alle fortificazioni medicee di Livorno (1554-1564), Sansepolcro (1561-1565), Firenze e Ancona, un disegno per la facciata del S. Petronio a Bologna, l'attività alla fabbrica di villa Medici, a Roma, e i lavori di intaglio eseguiti per Pio V (forse su presentazione di G. Vasari) destinati alle stanze segrete della torre Borgia in Vaticano, si debbono all'A., a Sansepolcro, il progetto per il rifacimento della chiesa di S. Chiara, nel 1587, e il disegno della chiesa e del convento di San Bartolomeo (4 luglio 1589). La costruzione della loggia del palazzo delle Laudi, sempre nella stessa città, che gli fu ordinata dai priori di S. Maria della Notte il 18 marzo 1590, fu iniziata dall'A. il 26 genn. 1591 e diretta fino al 21 apr. 1595, data di partenza per Roma; dopo la sua morte, avvenuta a Roma il 10 nov. 1598 (o 2 giugno 1599), i lavori continuarono sctto la direzione di A. Cantagallina.
G. Degli Azzi ha parzialmente pubblicato due diari dell'A. (che compare sempre nella forma "Berto"), ricchi di notizie sulla sua attività, su quella dei figli, sulla famiglia. Risultano da essi numerosi lavori in legno, specialmente mobili, tabernacoli, leggii, lanterne processionali, dossali d'altare, ecc., eseguiti per committenti di Roma, Città di Castello, Siena e Sansepolcro. In particolare sono ricordati tre Crocifissi e un Cristo risorto da lui scolpiti in legno, che furono assegnati ai figli di suo fratello Girolamo nella divisione fatta il 1586, e un S. Martino in terracotta, alto tre braccia, per "messer Donati" (?) della Pieve (1563).
Fonti e Bibl.: M. Gualandi, Memorie originali italiane riguardanti le Belle Arti, VI, Bologna 1845, pp. 50-60; L. Coleschi, Storia della città di Sansepolcro, Città di Castello p. 886, pp. 249 ss.; G. Degli Azzi, Inventano degli Archivi di Sansepolcro, Rocca S. Casciano 1914, pp. 125 ss.; O. H. Giglioli, Sansepolcro, Firenze 192 I, pp. 6; Lexikon der bildenden Kunstler, I, p. 190; Encicl. Ital., II, p. 177. I.